Inge. Quell'amica schietta e diretta

Erri De Luca (September 20, 2018)
Inge Feltrinelli, l'ultima regina dell'editoria - rivoluzionaria tra passato e futuro - ci ha lasciato in punta di piedi. Il ricordo di uno scrittore. Poche ma incisive parole su una donna che, con idee chiare, ha accompagnato non solo la sua casa editrice, ma tutta l'editoria italiana, nell'intento di cambiare il mondo con i libri

Alla pubblicazione del mio primo libro m’invitò a pranzo. Nel 1989 facevo il mestiere di muratore, avevo mani grezze. La calce accompagnava le unghie e le piccole ferite. Sulla sua tovaglia bianca erano bene in vista. Le feci simpatia.

Conosceva mezzo mondo ma non aveva nessun’aria da gran dama. Fu schietta e diretta.

M’invitò a una Fiera del Libro a Francoforte, un posto per editori più che per scrittori. Voleva farmi conoscere, mi presentava a vari personaggi importanti e a me del tutto ignoti.

Una sera di quelle a Francoforte m’invitò a ballare. Impossibile. Non lo so fare, non sono mai entrato in una discoteca o in una sala da ballo.

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Inge Schönthal. coniugata Feltrinelli 

(1930 – 2018), editrice, fotografa e giornalista tedesca naturalizzata italiana.

Inge Schönthal, figlia di padre ebreo e madre protestante, intraprende ad Amburgo la carriera di fotoreporter e giornalista. Nel 1952 trascorre un lungo periodo a New York ospite della pronipote di J. P. Morgan, riuscendo a fotografare, tra gli altri, Greta Garbo, Elia Kazan, John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill e a stringere amicizia con Erwin Blumenfeld. Tra le sue foto più celebri quelle degli scrittori Ernest Hemingway, Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Günter Grass, Nadine Gordimer, e dei pittori Pablo Picasso e Chagall. Nel 1958 conosce Giangiacomo Feltrinelli che sposa nel 1960, seguendolo a Milano.

Dal 1969, quando il marito Giangiacomo Feltrinelli entra in clandestinità e ancor più dopo la sua morte, gestisce l'omonima casa editrice.

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