Le Farfalle della TPO volano al New Victory Theatre
Trasformare il ciclo vitale di una farfalla in uno spettacolo per bambini; far sì che un quotidiano e quasi impercettibile processo biologico assuma le sembianze di una delicata danza capace di catturare l'attenzione di giovanissimi spettatori. Questo l'intento di The Butterfly Garden (Farfalle nell'originale versione italiana), l'allestimento teatrale col quale la compagnia pratese TPO cerca di affascinare i sensi dei bambini newyorkesi.
É stato il New Victory Theater di Times Square, il più celebre teatro della città interamente dedicato ad allestimenti teatrali per bambini, ad ospitare lo scorso maggio, la messa in scena di The Butterfly Garden.
La scena dello spettacolo è molto raccolta e intima, ed è essenzialmente costituita da un tappeto bianco e da due grandi ali che formano due piani, uno orizzontale, l'altro verticale, sui quali vengono proiettate delle immagini. Due danzatori animano di continuo la scena, invitando man mano alcuni dei giovani spettatori ad unirsi ai loro movimenti, e a prender parte, attraverso i giochi di immagini proposti, alle successe fasi del ciclo vitale di una farfalla.
“Ogni volta è uno spettacolo nuovo! - ci racconta Paola Carlucci, una delle due danzatrice di The Butterfly Garden - Cambia il ritmo, cambia la risposta agli stimoli che ricevi da parte dei bambini. Molto in realtà dipende da loro. A volte sono ammaliati e allora riesci a trasportarli in questa magia, altre volte invece sono impauriti, e allora diventa più complicato coinvolgerli. Alcuni bambini non amano essere toccati!”
É poi Barbara Stimoli, la seconda ballerina sulla scena, a precisare ulteriormente: “E' uno spettacolo delicato, con un andamento molto soft, e la risposta che di volta in volta riceviamo dipende dai singoli bambini. Certo, esiste in parte anche una differenza di paese in paese: in paesi come ad esempio la Francia sembra che i bambini siano educati ad andare a teatro, e te ne rendi benissimo conto anche dal modo in cui interagiscono con noi attori e danzatori quando li invitiamo ad unirsi a noi sulla scena. Negli Stati Uniti notiamo invece spesso un grande slancio alla partecipazione: la maggior parte dei bambini vogliono a tutti i costi partecipare all'azione scenica, e sono spesso gli stessi genitori ad incitarli!”
Farfalle, come molti altri spettacoli del TPO, si contraddistingue per il tentativo di associare la danza, la musica e il movimento scenico ad una certa sperimentazione sulle potenzialità espressive dei nuovi linguaggi digitali. “In The Butterfly Garden – spiega Francesco Taddei, tecnico dello spettacolo – utilizziamo un sistema di interazione suono/immagini basato sul software Max/Msp Jitter: i sensori di questo sistema interagiscono in tempo reale sul movimento dei danzatori e del pubblico, stimolando i movimenti dei bambini e al contempo reagendo con suoni ed immagini alle azioni dei bambini stessi”.
Lavori come Farfalle, o come in precedenza Barocco, Il Giardino Giapponese, Il Giardino dipinto, e Il Giardino Italiano sono un emblema di quel “teatro multimediale e percettivo” cui i registi della compagnia, Davide Venturini e Francesco Gandi, lavorano oramai da tempo. Con Farfalle quindi la sperimentazione teatrale del TPO mira ancora una volta alla realizzazione di uno spettacolo inteso come “ambiente sensibile”, dove l'interazione scenica tra performers e spettatori è resa possibile dall'impiego di tecnologie interattive. A dominare, dal punto di vista drammaturgico, sono chiaramente il linguaggio coreografico e una narrazione che passa essenzialmente attraverso le immagini: questo il segreto per riuscire a comunicare e ad affascinare bambini di qualunque lingua e continente!
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