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  • RIPARTIZIONE NORD E CENTRO AMERICA. CANDIDATI


    PARTITO DEMOCRATICO
    CAMERA

    1. Bucchino Gino (Canada)

    2. Ciminata in Bivona Graziella (Usa)

    3. Marra Mario Pasquale (Canada)

    4. Vitale Emilia (Usa)

    SENATO

    1. Turano Renato Guarino (Usa)

    2. Piazzi Marina (Canada)


    POPOLO DELLE LIBERTA'
    CAMERA

    1) Arcobelli Vincenzo (Houston, Usa)

    2) Ariemma Paolo (Ontario, Canada)

    3) Berardi Amato (Philadelphia, Usa)

    4) Sassi Cesare (Miami, Usa)

    SENATO

    1) Sorriso Augusto (New Jersey)

    2) Giordano Basilio (Montreal)

     

    UNIONE DEI DEMOCRATICI DI CENTRO (UDC)

    CAMERA

    1) Giuseppe Rosini

    2) Calogero Mancuso

    3) Pierluigi Cucchi

    SENATO

    1) Massimo Seracini

    2) Vittorio Coco

     

    LA DESTRA-FIAMMA TRICOLORE

    CAMERA

    1) Michele Frattallone (Usa)

    2) Franco Corrado (Usa)

    3) Pasquale Giliberti (Usa)

    4) Pasquale Trotta (Usa)

    SENATO

    1) Giuseppe Cirnigliaro (Usa)

    2) Franco Misuraca (Usa)

     

  • Roma. Presentato i-Italy.org presso l'Università "La Sapienza"


    Il 29 febbraio scorso è stato presentato il a Roma, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione, Università la Sapienza di Roma, il portale www.i-italy.org, consistente in una comunità virtuale bilingue, di carattere giornalistico, dedicata alla collettività italiana in America, nonchè agli americani interessatiall’Italia.

    Realizzato nell’ambito del progetto E.USIC, il portale, proposto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione e finanziato dal Ministero del Lavoro nell’ambito degli interventi per la formazione Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, promuovendo il confronto tra i diversi sistemi giornalistici, italiano e americano, ha l’obiettivo di diffondere negli USA una conoscenza più approfondita del nostro Paese.

    Il progetto E.USIC è sostenuto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (DISC) dell’Università di Roma "La Sapienza", dal gruppo editoriale Oggi – Usitalia Publishing Corporation, Association of italian correspondents in North America, Digitalians Corporation – Futuribile s.r.l. – Edizioni Scientifiche italiane. A progetto iniziato è subentrato attivamente nello svolgiemtento dei lavori il John D. Calandra Institute Italian American Instiitute (Queens College, Cuny).
    Un team di esperti ha realizzato per il progetto un innovativo software Open Source per la costruzione e il management di portali giornalistici multimediali che partono dai blog degli utenti, applicando la filosofia del Citizen Journalism, ed integrano scrittura, audio, video e foto in sinergia con i più noti Social Spaces esistenti: You-Tube, Flickr, Amazon, MySpace, Facebook.

    Il seminario è stato l’occasione per riflettere sulle profonde modifiche che il sistema dei media italiani, in patria e all’estero, sta vivendo a seguito dell’integrazione tra news giornalisti che tradizionali e autoproduzione degli utenti.

    Dopo i saluti introduttivi di Patrizio Di Nicola, Direttore EUSIC, lo stesso Di Nicola è entrato subito nel vivo dei lavori raccontando che "il progetto E.USIC, finanziato nel periodo Ottobre 2006/Marzo 2008 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli interventi per la formazione degli Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, aveva l’obiettivo di favorire l’occupabilità degli italiani all’estero e migliorare la presenza delle collettività italiane e la loro relazione con i sistemi produttivi locali, esteri e italiani. Al tale scopo il progetto ha realizzato un servizio Internet complesso, www.i-italy.org. Tale comunità "virtuale" (online) ha la caratteristica di essere collegata, nel mondo "reale" (offline), a un network di giornali e riviste di analogo target (America Oggi, Oggi7, USItalia) e di giornalisti, accademici ed esperti interessati all’Italia".



    "Il progetto", ha proseguito Di Nicola, "ha favorito lo sviluppo e il rafforzamento delle comunità degli Italiani residenti all’estero, aumentandone il senso di appartenenza e creando un più forte collegamento con l’Italia tramite una community online". Inoltre, "tale Community, creata a supporto della comunità italo americana, viene alimentata dai blog degli autori e dalle news delle riviste e delle testate partner ed è fortemente legata all’attualità economica dei due Paesi, per rendere possibili occasioni di business tra italo americani e italiani residenti in Italia, ha una struttura tematica tale da focalizzare l’attenzione su aspetti caratteristici dell’Italia, quali la moda, la cultura, la cucina, il territorio e il turismo, e, infine, promuove il confronto tra i diversi sistemi politici, con l’obiettivo di diffondere una conoscenza più approfondita dell’Italia, anche in vista della chiamata alle urne dei nostri concittadini all’estero".



    Per realizzare i suo scopi, inoltre, il progetto E.USIC ha previsto un intervento formativo, erogato in presenza e a distanza, volto a formare sei giornalisti esperti di tematiche italiane e italo americane

    capaci di svolgere la propria professione sia in carta che in rete, e sei online community manager,

    anch’essi con una formazione giornalistica, ma specificamente capaci di animare a gestire la comunità online attraverso gli strumenti software resi disponibili.

    "I destinatari dell’intervento formativo", ha concluso Di Nicola, "sono stati 12 giovani disoccupati,

    cittadini italiani, effettivamente residenti nell’area della circoscrizione consolare di New York, che

    comprende gli Stati di New York, New Jersey e Connecticut".



    Uno dei quesiti affrontati durante l’incontro ha riguardato gli orizzonti tra il web e i nuovi media, al quale ha cercato di dare risposta Arturo Di Corinto, docente di Comunicazione mediata dal computer, che ha ricordato come "i media tradizionali oggi competono con i new media per catturare il tempo di attenzione degli utenti che nel frattempo sono diventati prosumer, produttori e consumatori d’informazione, ribaltando la logica dell’informazione centralizzata, unidirezionale e broadcast". "Una novità", ha aggiunto, "che ha indotto giornali e tv ad allearsi al nuovo mezzo dopo averlo guardato in cagnesco edelegittimato per molto tempo".



    Proseguendo nel suo intervento Di Corino ha aggiunto che "questa diversificazione mediale è frutto dell’impatto di Internet nella vita sociale. Internet è un enorme deposito di informazioni indifferente ai tempi e agli spazi tipici dell’informazione radiotelevisiva e cartacea che realizza l’indipendenza spazio- temporale dei contenuti e permette di accedere alle informazioni con dispositivi assai diversi in una situazione di mobilità, che è la normalità per molti consumatori metropolitani di notizie". Inoltre, "la rete rende posibile la moltiplicazione dei punti di vista proprio perché consente a chiunque di trasformarsi in "giornalista per caso", di raccontare quello che accade dalla propria prospettiva e di riversare in rete ciò che è stato catturato con macchine fotografiche, telecamere, portatili, palmari e cellulari; direttamente sul luogo, o una volta tornati a casa o al lavoro, a distanza di pochi minuti o di poche ore".



    "La stampa italiana nel mondo tra tradizione e innovazione", è stato il tema proposto dal Consigliere Mauro Carfagnini, Ministero degli Affari Esteri – DGIEPM, che ha richiamato all’accordo siglato fra il Ministero degli Esteri e l’Ordine dei Giornalisti nel luglio scorso al fine di promuovere iniziative mirate per la valorizzazione dell’informazione italiana nel mondo.



    "L’accordo rappresenta il primo passo per la realizzazione di una serie di progetti che consentiranno di conoscere meglio e migliorare la diffusione e la visibilità della nostra comunicazione nel mondo", ha sottolineato Carfagnini. "In occasione della stipula dell’Intesa", ha proseguito, "sono infatti state presentate due nuove banche dati on-line sui media e gli operatori italiani nel mondo realizzate della direzione generale del Mae per gli italiani all’estero. Il primo archivio telematico, denominato "L’Italia dell’informazione nel mondo", nasce da un censimento, promosso attraverso la rete diplomatico- consolare, che raccoglie i dati relativi alla stampa, ai programmi radio e televisivi. In tutto sono stati rilevati nel mondo circa 780 media in lingua italiana". "La seconda banca on-line, quella dedicata ai comunicatori italiani nel mondo", ha spiegato ancora Carfagnini, "fornisce invece informazioni sui giornalisti e gli editori, al momento ne sono stati censiti quasi 1.000, attraverso schede con dati

    anagrafici e curriculum professionali. Anche questo archivio, che è consultabile all’indirizzo
    www.odg.it/comunicatori, non è statico e permette agli operatori di compiere aggiornamenti in tempo reale".



    Il consigliere ha poi fatto una panoramica sul lavoro che svolge il Ministero Affari Esteri, tramite la

    Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM). La Farnesina, ha

    dichiarato, "promuove il collegamento in rete delle competenze professionali tecniche e scientifiche degli italiani all’estero allo scopo di supportare i processi di internazionalizzazione delle Regioni".

    "In particolare, d’intesa con le Regioni Obiettivo 1, la Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero Affari Esteri", ha affermato Carfagnini, "ha avviato il processo di trasferimento dei servizi già progettati e sperimentati dalla piattaforma ITENETs alla nuova piattaforma on line del MAE denominata Osservatorio sulla formazione e sul lavoro degli italiani all’estero".

    "L’Osservatorio", ha spiegato, "è un sistema di servizi in rete coordinato dalla Direzione Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM) del Ministero degli Affari Esteri, attuato in raccordo con le Amministrazioni Regionali di Basilicata, Calabria, Campania,Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per favorire la partecipazione degli Italiani Residenti all’Estero (IRE) allo sviluppo dei sistemi del lavoro e della formazione". Quindi "l’Osservatorio supporta la cooperazione interistituzionale nell'attuazione delle politiche e dei Programmi che rafforzano i legami tra gli italiani all'estero e l'Italia. A concludere la giornata di lavori e a raccoglier le riflessioni finali, Renato Fontana del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione.

     

    (aise)

    Editrice SOGEDI s.r.l. - Reg. Trib. Roma n°15771/75


     

     

  • Facts & Stories

    Showcase Italian II

    On March 14, 2008, the Higher Education Committee of The New Jersey Italian and Italian American Heritage Commission (NJIIAHC) is hosting its second annual “Showcase Italian” symposium at Rutgers University/New Brunswick.  

    The theme of this year’s symposium is “Teaching the Unknown Classics in Italian and Italian American Studies.” 

    Over 20 presenters from high schools and colleges/universities around the country will be on hand to introduce participants to the latest pedagogical approaches to teaching Italian language, Italian and Italian American Studies.  

    The symposium is designed to bridge the gap between these three areas as well as between secondary and post-secondary instruction.  The all-day event will conclude with a roundtable panel of publishers that asks:  “Why Publish Italian American Books?” 

    Representatives from university, specialty, and popular presses will be on hand for what promises to be a provocative discussion.   Participants will have an opportunity to purchase books from these presses and others during the course of the day. 

    For the full program, go to:  http://njitalia.nj.gov/events/showcase
    (or download it here).

    The mission of the NJIIAHC is:  To build and strengthen the cultural identity of Italians and Italian Americans through public educational programs that preserve and promote an accurate, bias free and non stereotyped understanding and awareness of historical and current contributions and accomplishments of people of Italian heritage.

  • Facts & Stories

    Roma. Presentato i-Italy.org presso l'Università "La Sapienza"


    Il 29 febbraio scorso è stato presentato il a Roma, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione, Università la Sapienza di Roma, il portale www.i-italy.org, consistente in una comunità virtuale bilingue, di carattere giornalistico, dedicata alla collettività italiana in America, nonchè agli americani interessatiall’Italia.

    Realizzato nell’ambito del progetto E.USIC, il portale, proposto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione e finanziato dal Ministero del Lavoro nell’ambito degli interventi per la formazione Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, promuovendo il confronto tra i diversi sistemi giornalistici, italiano e americano, ha l’obiettivo di diffondere negli USA una conoscenza più approfondita del nostro Paese.

    Il progetto E.USIC è sostenuto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (DISC) dell’Università di Roma "La Sapienza", dal gruppo editoriale Oggi – Usitalia Publishing Corporation, Association of italian correspondents in North America, Digitalians Corporation – Futuribile s.r.l. – Edizioni Scientifiche italiane. A progetto iniziato è subentrato attivamente nello svolgiemtento dei lavori il John D. Calandra Institute Italian American Instiitute (Queens College, Cuny).
    Un team di esperti ha realizzato per il progetto un innovativo software Open Source per la costruzione e il management di portali giornalistici multimediali che partono dai blog degli utenti, applicando la filosofia del Citizen Journalism, ed integrano scrittura, audio, video e foto in sinergia con i più noti Social Spaces esistenti: You-Tube, Flickr, Amazon, MySpace, Facebook.

    Il seminario è stato l’occasione per riflettere sulle profonde modifiche che il sistema dei media italiani, in patria e all’estero, sta vivendo a seguito dell’integrazione tra news giornalisti che tradizionali e autoproduzione degli utenti.

    Dopo i saluti introduttivi di Patrizio Di Nicola, Direttore EUSIC, lo stesso Di Nicola è entrato subito nel vivo dei lavori raccontando che "il progetto E.USIC, finanziato nel periodo Ottobre 2006/Marzo 2008 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli interventi per la formazione degli Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, aveva l’obiettivo di favorire l’occupabilità degli italiani all’estero e migliorare la presenza delle collettività italiane e la loro relazione con i sistemi produttivi locali, esteri e italiani. Al tale scopo il progetto ha realizzato un servizio Internet complesso, www.i-italy.org. Tale comunità "virtuale" (online) ha la caratteristica di essere collegata, nel mondo "reale" (offline), a un network di giornali e riviste di analogo target (America Oggi, Oggi7, USItalia) e di giornalisti, accademici ed esperti interessati all’Italia".



    "Il progetto", ha proseguito Di Nicola, "ha favorito lo sviluppo e il rafforzamento delle comunità degli Italiani residenti all’estero, aumentandone il senso di appartenenza e creando un più forte collegamento con l’Italia tramite una community online". Inoltre, "tale Community, creata a supporto della comunità italo americana, viene alimentata dai blog degli autori e dalle news delle riviste e delle testate partner ed è fortemente legata all’attualità economica dei due Paesi, per rendere possibili occasioni di business tra italo americani e italiani residenti in Italia, ha una struttura tematica tale da focalizzare l’attenzione su aspetti caratteristici dell’Italia, quali la moda, la cultura, la cucina, il territorio e il turismo, e, infine, promuove il confronto tra i diversi sistemi politici, con l’obiettivo di diffondere una conoscenza più approfondita dell’Italia, anche in vista della chiamata alle urne dei nostri concittadini all’estero".



    Per realizzare i suo scopi, inoltre, il progetto E.USIC ha previsto un intervento formativo, erogato in presenza e a distanza, volto a formare sei giornalisti esperti di tematiche italiane e italo americane

    capaci di svolgere la propria professione sia in carta che in rete, e sei online community manager,

    anch’essi con una formazione giornalistica, ma specificamente capaci di animare a gestire la comunità online attraverso gli strumenti software resi disponibili.

    "I destinatari dell’intervento formativo", ha concluso Di Nicola, "sono stati 12 giovani disoccupati,

    cittadini italiani, effettivamente residenti nell’area della circoscrizione consolare di New York, che

    comprende gli Stati di New York, New Jersey e Connecticut".



    Uno dei quesiti affrontati durante l’incontro ha riguardato gli orizzonti tra il web e i nuovi media, al quale ha cercato di dare risposta Arturo Di Corinto, docente di Comunicazione mediata dal computer, che ha ricordato come "i media tradizionali oggi competono con i new media per catturare il tempo di attenzione degli utenti che nel frattempo sono diventati prosumer, produttori e consumatori d’informazione, ribaltando la logica dell’informazione centralizzata, unidirezionale e broadcast". "Una novità", ha aggiunto, "che ha indotto giornali e tv ad allearsi al nuovo mezzo dopo averlo guardato in cagnesco edelegittimato per molto tempo".



    Proseguendo nel suo intervento Di Corino ha aggiunto che "questa diversificazione mediale è frutto dell’impatto di Internet nella vita sociale. Internet è un enorme deposito di informazioni indifferente ai tempi e agli spazi tipici dell’informazione radiotelevisiva e cartacea che realizza l’indipendenza spazio- temporale dei contenuti e permette di accedere alle informazioni con dispositivi assai diversi in una situazione di mobilità, che è la normalità per molti consumatori metropolitani di notizie". Inoltre, "la rete rende posibile la moltiplicazione dei punti di vista proprio perché consente a chiunque di trasformarsi in "giornalista per caso", di raccontare quello che accade dalla propria prospettiva e di riversare in rete ciò che è stato catturato con macchine fotografiche, telecamere, portatili, palmari e cellulari; direttamente sul luogo, o una volta tornati a casa o al lavoro, a distanza di pochi minuti o di poche ore".



    "La stampa italiana nel mondo tra tradizione e innovazione", è stato il tema proposto dal Consigliere Mauro Carfagnini, Ministero degli Affari Esteri – DGIEPM, che ha richiamato all’accordo siglato fra il Ministero degli Esteri e l’Ordine dei Giornalisti nel luglio scorso al fine di promuovere iniziative mirate per la valorizzazione dell’informazione italiana nel mondo.



    "L’accordo rappresenta il primo passo per la realizzazione di una serie di progetti che consentiranno di conoscere meglio e migliorare la diffusione e la visibilità della nostra comunicazione nel mondo", ha sottolineato Carfagnini. "In occasione della stipula dell’Intesa", ha proseguito, "sono infatti state presentate due nuove banche dati on-line sui media e gli operatori italiani nel mondo realizzate della direzione generale del Mae per gli italiani all’estero. Il primo archivio telematico, denominato "L’Italia dell’informazione nel mondo", nasce da un censimento, promosso attraverso la rete diplomatico- consolare, che raccoglie i dati relativi alla stampa, ai programmi radio e televisivi. In tutto sono stati rilevati nel mondo circa 780 media in lingua italiana". "La seconda banca on-line, quella dedicata ai comunicatori italiani nel mondo", ha spiegato ancora Carfagnini, "fornisce invece informazioni sui giornalisti e gli editori, al momento ne sono stati censiti quasi 1.000, attraverso schede con dati

    anagrafici e curriculum professionali. Anche questo archivio, che è consultabile all’indirizzo
    www.odg.it/comunicatori, non è statico e permette agli operatori di compiere aggiornamenti in tempo reale".



    Il consigliere ha poi fatto una panoramica sul lavoro che svolge il Ministero Affari Esteri, tramite la

    Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM). La Farnesina, ha

    dichiarato, "promuove il collegamento in rete delle competenze professionali tecniche e scientifiche degli italiani all’estero allo scopo di supportare i processi di internazionalizzazione delle Regioni".

    "In particolare, d’intesa con le Regioni Obiettivo 1, la Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero Affari Esteri", ha affermato Carfagnini, "ha avviato il processo di trasferimento dei servizi già progettati e sperimentati dalla piattaforma ITENETs alla nuova piattaforma on line del MAE denominata Osservatorio sulla formazione e sul lavoro degli italiani all’estero".

    "L’Osservatorio", ha spiegato, "è un sistema di servizi in rete coordinato dalla Direzione Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM) del Ministero degli Affari Esteri, attuato in raccordo con le Amministrazioni Regionali di Basilicata, Calabria, Campania,Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per favorire la partecipazione degli Italiani Residenti all’Estero (IRE) allo sviluppo dei sistemi del lavoro e della formazione". Quindi "l’Osservatorio supporta la cooperazione interistituzionale nell'attuazione delle politiche e dei Programmi che rafforzano i legami tra gli italiani all'estero e l'Italia. A concludere la giornata di lavori e a raccoglier le riflessioni finali, Renato Fontana del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione.

     

    (aise)

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  • Life & People

    Rome. The Most expensive City in Italy to Have a Breakfast


    Rome. Rome is the most expensive city in Italy to have a leisurely breakfast, a survey by consumers association Altroconsumo has revealed.


    Customers who sit down at a table in a bar have to pay an average of 4.92 euros for a cappuccino and a brioche in the Italian capital, according to the survey of ten major cities.


    The next most expensive city is Venice, where breakfasters fork out 4.69 euros, followed by Florence at 4.12 euros.


    The southern city of Bari lays on the cheapest spread at 2.66 euros, and Bologna comes close at 2.72 euros.


    The same trio of important tourist cities also topped the league of Italy's most expensive espresso served at a table, with Rome in first place at 2.35 euros followed by Florence (1.82 euros) and Venice (1.79 euros).


    Once again, Bari offers the cheapest sit-down coffee at 1.15 euros.


    In all the cities, sitting down at a table is more expensive than standing at the bar, especially when customers can while away the morning at outdoor tables in picturesque settings like Piazza Navona in Rome or St Mark's Square in Venice.


    But for customers prepared to bolt down breakfast while standing at the bar, Rome joins the southern cities of Naples, Palermo and Bari at the cheaper end of the scale.


    A cappuccino and a brioche eaten standing up are priciest in the north, with Venice (2.23 euros), Turin (2.20 euros) and Bologna (2.19 euros) coming out top.


    The cost of an espresso knocked back at the bar reveals a similar north-south divide. Customers stump up 93 cents in Bologna and 88 cents in Venice, while Bari (71 cents), Palermo (73 cents) and Rome (78 cents) offer the cheapest on-the-feet caffeine fixes. Photo: A waiter serves breakfast at a bar.

    (ANSA News)

  • Gli italiani continuano a emigrare


    Parigi – E’ stato presentato oggi a Parigi l’International Migration Outlook 2007, il rapporto annuale che l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) produce sul tema dell’immigrazione e delle relative politiche.


    Questo studio ha cercato di tracciare “un profilo della popolazione immigrata nel 21/mo secolo” da cui si può notare come i flussi migratori non siano un retaggio del passato nemmeno per quei paesi industrializzati come lo è l’Italia. I dati sono stati presi dalla banca dati del Dioc (Database on immigrants in Ocse) e riguardano solamente l’emigrazione regolare, tralasciando quindi il vasto e complesso fenomeno di quella clandestina, per cui è ovviamente difficile avere dati precisi. I Paesi presi in considerazione sono 30, la maggior parte dei quali europei, ma sono state analizzati anche i tre Stati del Nord America così come Giappone, Corea e Turchia, Australia e Nuova Zelanda.


    Ovviamente è risultato che il flusso migratorio si origina in prevalenza dai Paesi meno sviluppati economicamente verso quelli industrializzati, con i vari problemi connessi, come la scarsità di dottori ed infermieri in vari Stati africani e caraibici. Non va però sottovalutato il fenomeno migratorio fra Paesi industrializzati.


    L’Italia, insieme alla Germania ed alla Turchia è risultato fra i primi Paesi dell’area euro in quanto a numero di persone che decidono di andare all’estero. Da un altro studio condotto dalla fondazione Migrantes e presentato in questi giorni a Roma ed in altere città italiane, "Rapporto italiani nel mondo 2007", è risultato che dal 1861 ad oggi sono stati 28 milioni i cittadini italiani che hanno deciso di abbandonare la terra natale.


    Attualmente sono 3,5 milioni gli stranieri presenti in Italia, comunque meno rispetto agli Italiani che risiedono all’estero. Se poi si considerano gli oriundi di origine italiana si può parlare di una vera e propria Italia sparsa nel mondo visto che il loro numero si aggira sui 60 milioni. E’ forse per questo che l’Italiano si posiziona al quarto posto fra le lingue più studiate al mondo con 600 mila persone che ogni anno si iscrivono ai corsi di lingua italiana.


    Un altro importante dato emerso da entrambi gli studi è che sono in prevalenza i giovani coloro che abbandonano il proprio Paese. Spesso lo fanno per motivi di studio, ed infatti l’Italia è risultato uno degli Stati con il maggior numero di studenti iscritti ad università straniere, altre volte per cercare lavoro. A differenza del passato, dove ad emigrare erano le fasce più deboli della popolazione oggi, invece, questo fenomeno si applica maggiormente a liberi professionisti ed a figure di alto livello. Sono infatti il 23,6% gli immigrati che hanno conseguito il diploma di laurea, mentre si attesta al 19,1% il dato dei laureati che rimangono in patria. Le aspirazioni dei migranti vengono però spesso frustrate visto che sono molto numerosi coloro che si devono adattare a svolgere all’estero un lavoro di livello inferiore rispetto alla qualifica scolastica ottenuta. Anche la disoccupazione continua ad essere un problema aperto.


    Una migrante più istruito rispetto al passato, con molte aspettative, ma che si trova a dover affrontare ancora diversi problemi, questo l’identikit di chi lascia l’Italia ai giorni nostri. Ciò è quanto emerge dallo studio dell’Ocse e dalle parole di alcuni Italiani residenti all’estero. Calogero Rubino, presidente dell’associazione “Collettività Italiana” di Grenoble, ha infatti spiegato che “sebbene il fenomeno migratorio si possa dividere in due fasi, una terminata negli anni ’60 circa, che interessava prevalentemente le regioni del sud Italia e persone con basso livello di istruzione, mentre quella successiva ha avuto ed ha tuttora come protagonisti ricercatori, scienziati e figure di alto livello, i motivi della partenza sono più o meno gli stessi, ovvero la necessità di cercare posti di lavoro che in patria languono. Il fatto che l’Europa ed in particolare l’Italia trascurino la ricerca è uno dei principali motivi che spingono ad emigrare”.


    Anche Nneka Stefania Achapu, presidente dell’Associazione Giovani Italiani nel Mondo con sede a Huston, ha affermato che “il problema del lavoro riveste ancora un ruolo importante, nonostante attualmente la decisione di migrare possa essere maggiormente vista come una scelta rispetto al passato”. Fra i problemi è stato confermato che spesso non si ottiene una occupazione conforme ai propri studi. Achapu ha infatti spiegato che “negli Stati Uniti sorge spesso il problema dell’equipollenza dei titoli di studio, così che non vengono riconosciuti come adeguati i corsi effettuati in Italia e devono essere integrati da esami, corsi di aggiornamento o seminari svolti negli USA. Ovviamente dopo qualche anno di permanenza all’estero questo scoglio viene superato, ma inizialmente rappresenta una notevole difficoltà”.


    Forse è proprio per questo che l’emigrazione italiana si concentra in Europa (57,3%), dove il consolidamento dell’Unione europea ha in parte risolto tale problema. Va infine notato che gli stessi migranti credono che l’Italia dovrebbe fare di più per dare la possibilità ai propri cittadini di scegliere se rimanere oppure partire e, secondo Achapu, “questo si può ottenere solo tramite un processo di crescita e rinnovamento che consenta di creare nuovi posti di lavoro”. L’obiettivo finale sarebbe quindi quello di una migrazione come pura scelta.





    Notiziario NIP - News Italia Press agenzia stampa - N° 37 - Anno XV, giovedì 21 febbraio 2008

     

     

  • Facts & Stories

    Italy. Inflation Rate Highest in 5 yrs


    The inflation rate of these high-frequency buys has been ''systematically higher'' than the overall rate since 2002, national statistics bureau Istat said.


    ''This is very worrying,'' commented CISL union leader Raffaele Bonanni.


    ''Families are in real difficulty, the situation is disgraceful''.


    ''We need data that actually correspond to household spending if we are to press proper wage claims,'' said Bonanni whose CISL, along with the other two major union federations CGIL and UIL, has threatened a general strike unless a new incomes policy is launched.


    Bonanni's call was echoed by that of consumer protection associations who have for years been claiming that official inflation rates have not reflected real price hikes.


    Codacons, one of the main consumer-protection lobbies, said the ''admission'' that the cost of everyday purchases rose much more sharply than the overall inflation rate was ''a small step towards the truth''.


    However, it claimed that ''the 4.8% rate is still under-estimated and a long way from the reality of everyday hikes that are hitting Italian consumers''.


    ''The hikes, unless they are turned around, will produce a rise in spending of about 1,000 euros per household, since people can't give up food, transport, fuel or housing''. The overall inflation rate in January was 2.9%, up from 2.6% in December and its highest in five years.


    Bread was 12.3% dearer than February, pasta 10% up, milk 8.7% dearer and meat 3.6% up.


    Unleaded petrol was 12.5% more expensive than February 2007 and diesel 15.7% dearer. Heating fuel was 16% up.


    Housing, water and electricity prices were 4% up and transport costs 5.4% up.


    Only medicine and phone costs were lower, by 3.9% and 12.4%.

     

    (ANSA News)

  • Art & Culture

    New Book Portrays History of Italian Americans on Staten Island

    “Five hundred years ago an Italian discovered America; five hundred years later Americans have yet to discover Italians.”  (Jerome Krase, The Staten Island Italian-American Experience).

    The Italian American community constitutes nearly forty percent of the total population of Staten Island, yet much of what has been written about the members of that community to date is little more than caricature.

    Now, for perhaps the first time, a distinguished social scientist has written a comprehensive study of the history of Italian Americans on Staten Island.

    Jerome Krase’s new book, The Staten Island Italian-American Experience was unveiled at a Sept. 24 scholarship fund-raising dinner by the Wagner College DaVinci Society, which had commissioned the project. Krase completed his work on the book while he was a visiting scholar at Wagner College, during the 2005-06 academic year.

    The book combines Krase’s eight-chapter, 112-page survey with 29 individual histories of prominent Staten Island Italian-American families and a 32-page album of historic family photos.

    Jerome Krase, former chairman of the Sociology Department at Brooklyn College, is currently professor emeritus. He is a frequent visitor, researcher, and lecturer to Italy, where he has held short-term visiting professorships at the University of Rome, La Sapienza and the University of Trento. He has also lectured or presented papers at the Universities of Bari, Genoa, Padua, Perugia, Pisa and Trieste.

    Among the many books Krase has edited or co-authored are Italian Americans in a Multicultural Society (editor, with Judith N. De Sena — Stony Brook, N.Y.: Forum Italicum, 1994), The Review of Italian American Studies (with Frank Sorrentino — Lanham, Md.: Lexington Books, 2000), and Race and Ethnicity in New York City (editor, with Ray Hutchison — Elsevier, 2005).
     

    Krase continues to be involved in the study and interpretation of Staten Island’s Italian-American community. On Sunday, Oct. 21, from 10 a.m. to 3 p.m., he and architectural historian Francis Morrone will lead a tour for the Municipal Art Society of New York, entitled “More Than Pizza: Staten Island’s Italian Heritage.” For program information, visit the Municipal Art Society Web site at www.mas.org, click on “Walking, Bus and Boat Tours,” then scroll down to the Staten Island tour description.

    The DaVinci Society of Wagner College, which commissioned Krase’s study of Staten Island’s Italian-American community, was established seven years ago to promote greater understanding of Italy and the contributions of Italian Americans to America’s vibrant democratic culture. The society sponsors two important scholarship programs: Since its founding in 2000, the DaVinci Society has sent more than 40 of Wagner’s best honors graduates to Italy, courtesy of the society’s “City as Text” scholarship.

    Two years ago, the DaVinci Society — in partnership with the Columbus Citizens Foundation and Wagner College — established the “Adopt-a-Scholar” scholarship. Each year, the partnership awards a four-year, $60,000 Wagner College scholarship to a Staten Island student of Italian heritage who has demonstrated academic excellence and financial need.

    The DaVinci Society has also donated $30,000 toward the placement of a full-time Italian-language professor at Wagner College. This year, that gift helped bring Colclough Sanders to Wagner as a visiting professor of Italian.

    Copies of “The Staten Island Italian-American Experience” are now available for purchase at $30 per copy, including shipping and handling. Make all checks payable to Wagner College. Mail your order to:

    Betty McComiskey
    Reynolds House
    Wagner College
    1 Campus Rd.
    Staten Island, NY 10301
     

  • Art & Culture

    Carmen Consoli Back in the US


    "Carmen Consoli  and her band played more original musical ideas in her first three songs than most American, or for that matter, English bands manage in a whole evening,’ marveled an inspired Elvis Costello following her Joe’s Pub performance.” Global Rhythm


    “...an Italian singer and acoustic guitarist whose volatile songs signaled passion across the language barrier.”  Jon Pareles, The New York Times


    Carmen Consoli opens her 2008 North American concert season with a trio of high profile US theater dates in New York, Washington, D.C, and Boston.  These March dates mark the iconoclastic world music artist’s fifth Stateside tour in less than four years.


    After an unprecedented headline appearance at Central Park’s Delacorte Theater in Fall 2007, Consoli returns to New York City on Thursday, March 6 at the LaGuardia Performing Arts Center’s Mainstage Theatre in Long Island City.  This appearance is part of the noted Performance Planet Series held at the CUNY Queens venue.


    A Saturday, March 8 performance at the Grosvenor Auditorium at the National Geographic Society’s headquarters follows Consoli’s attendance record-breaking appearance on the Millennium Stage at the Kennedy Center in 2006.  Consoli, who headlined the Nat Geo Music Channel launch event held in Rome in October 2007, will also fulfill an invitation to record an intimate Global Session profile for Nat Geo Music’s worldwide network while in D.C.


    On Sunday, March 9, Consoli will make her Boston debut at the Museum of Fine Arts’ Remis Auditorium.   In all three concerts, Catania-born Consoli’s vocals and guitar will be backed by a five-piece band.  She will perform a repertoire drawn from her more than decade-long career with arrangements that feature the traditional instruments of her Sicilian homeland.  In a twist on the high profile case which saw the MFA return works of art to the Italian government, Italy will in turn loan one of its treasured young artists back to Boston.


    The Sicilian-born Carmen Consoli is the most successful female singer-songwriter Italy has ever produced.  The 33 year-old musician is known for her unflinching emotional live performances of songs that examine broad themes of love, illness, solitude and friendship from a feminine -- and feminist -- perspective.  Her innovative mixture of Italian song with indie-rock influences, bossa nova rhythms and jazz and blues-inspired riffs have engendered a sound unique on the Italian music scene.  Consoli has six studio albums and two live albums to her credit, all platinum albums in Italy that have sold cumulatively over 1 million copies.


    Consoli‘s latest studio CD effort “Eva Contro Eva” (Eve Against Eve), debuted at Number One on the Italian charts in May 2006.  The album was released in the US on Universal Music Latino marking the iconic singer-songwriter’s first US release.  Recorded in her home town of Catania, Sicily, and featuring guest appearances by the Beninese singer-songwriter Angélique Kidjo and Balkan composer Goran Bregovic, “Eva Contro Eva” is a set of musical tales depicting Consoli’s reflections on the wide range of contradictions -- the beauties and hardships -- encountered in contemporary life on the Mediterranean island.


    Consoli has been honored with numerous awards including the MTV Italian Music Award for Best Video (Parole di Burro) in 2001; Best Female Artist at the Italian Music Awards in both 2002 and 2003 and Best Song at the Taormina Film Festival for the soundtrack of the international hit film “L’Ultimo Bacio” (The Last Kiss).  Zach Braff’s recent film The Last Kiss is an adaptation of the Italian film, whose title was inspired by Consoli’s song.

     

    In May 2006 Consoli was named a Goodwill Ambassador for UNICEF representing Italy then went on to headline the MTV Europe Foundation’s Exit concert in Vlore Albania, to benefit NGOs working against human trafficking in the European Union.  In February 2005 Consoli was chosen to represent Italy at the Africa Unite concert in Ethiopia celebrating the 60th anniversary of Bob Marley's birth.  She participated in Quincy Jones' "We Are The Future" project, a live concert held at the Circus Maximus in Rome in May 2004, which was a fund-raiser to support children in war-torn cities.  The resulting benefit CD was sold in Starbucks in the US.  Consoli’s debut New York City and Austin, TX appearances at Joe’s Pub and the SXSW Festival in March 2004 were aired in Italy as an MTV Rockumentary.


    Music and English-language information is also available at http://www.carmenconsoli.it.


    CARMEN CONSOLI: Winter 2008 US Theater Tour


    Thu. 3/6    LaGuardia Performing Arts Center Mainstage Theatre, Long Island City, NY

                LaGuardia Community College / CUNY

                31-10 Thomson Avenue (#7 subway to 33rd/Rawson or the E,G,V,R to Queens Plaza)

                8:00pm  Tickets: $25 Door / $20 Advance / $15 Students

                Info.: http://www.laguardiaperformingarts.org


    Sat. 3/8    Grosvenor Auditorium, Washington D.C.

                National Geographic Society Headquarters

                1600 M Street, NW

                8:00pm  Tickets: $35 Nonmembers / $30 Members

                Info.: http://www.nationalgeographic.com/nglive/washingtondc/s2008/concerts/consoli.html


    Sun. 3/9    Remis Auditorium, Boston, MA

                Museum of Fine Arts, Boston

                7:30pm  Tickets: Nonmembers, general admission $25 / Members, seniors, students $20

                Info.: http://www.mfa.org/calendar/event.asp?eventkey=31588&date=3/9/2008

  • Facts & Stories

    Napoleon not Poisoned, Italians Researchers Say


    Using a small nuclear reactor, researchers from the universities of Pavia and Milan examined several strands of the French emperor's hair, preserved since his death in 1821.


    Hairs from various stage's of Napoleon's life were tested and not just those from his last six years on the remote south Atlantic island of St Helena.


    The researchers also examined hairs from some of Napoleone's relatives including his wife Jospehine and his son Napoleon II.


    As well as these historical locks, taken from various French and Italian museums, ten hairs randomly taken from people alive today were tested.


    The hairs were put inside the core of the nuclear reactor, which is able to find traces of substances - even in samples that are extremely small - by a process called ''neutron activation''.


    The researchers found that, in general, hairs from 200 years ago had a basic arsenic level that was 100 times that found today.


    This result corresponded to previous research which has highlighted that arsenic was more widely used in the 18th and 19th centuries, in a variety of compounds and products.


    But the study did detect a higher concentration in the hair of the older Napoleon than in that of the boy preserved in a museum in Corsica.


    Angelo Santagostino, a toxicologist from Milan's Bicocca University, said this did point to ''a chronic exposure of mild entity'' on St Helena.


    But he added: ''It appears highly unlikely that Napoleon's death can be attributed to premeditated criminal poisoning''.


    Claims that the French leader was poisoned, perhaps by an official posing as a friend, have circulated regularly since he died, offically of stomach cancer, at the age of 51.


    They were rebutted by researchers who argued that a high arsenic content in his hair was probably due to his hair tonic - and also perhaps to the high proportion of arsenic used in wallpaper during his time. In 2001, the poison theory resurfaced when two French scientists said new findings proved he was killed with arsenic. Pascal Kintz, a toxicologist who studied five samples of Napoleon's hair, claimed the analysis showed there was ''major'' exposure to arsenic. Compared to the accepted natural upper limit of arsenic concentration in hair of one nanogram per milligram of hair, the concentration in one of the samples was 38 nanograms, Kintz claimed. Paul Fornes, a forensic pathologist working alongside Kintz, said the original diagnosis of stomach cancer was not supported by the autopsy performed on the defeated emperor's body a day after his death. Napoleon proclaimed himself emperor in 1804 after a swift ascent through the ranks of the revolutionary French army.


    He conquered much of Europe until a disastrous Russian campaign forced his first exile in 1814, but he returned with renewed support the following year - only to face final defeat at Waterloo. Some have argued that the British governor of St. Helena conspired with French count Charles de Montholon to assassinate Napoleon for fear he would escape and return to France. These conspiracy theorists say the plotters had to make it look like Napoleon's health was deteriorating gradually.


    Kintz told Reuters But Baudoin de Witt, a descendant of the emperor, voiced doubts that all the ''supposed'' locks of Napoleon's hair scattered around the world are authentic.

    (ANSA NEWS)

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