Ecco a voi la 24esima edizione dell'Ibla Grand Prize

Gero Salamone (July 02, 2015)
Una manifestazione musicale che da 24 anni ininterrotti lega New York con la città barocca di Ragusa Ibla, riunendo musicisti di elevata caratura artistica provenienti da ogni angolo del mondo.

Cè' manifestazione musicale che da 24 anni ininterrotti lega New York alla città barocca di Ragusa Ibla, riunendo musicisti  provenienti da ogni angolo del mondo.

Si tratta del premio "Ibla Grand Prize" giunto alla sua 24esima edizione e ideato da Salvatore Moltisanti,  pianista siciliano le cui note hanno fatto il giro del mondo sino a trovare stabile dimora nella grande mela.

Un musicista di fama mondiale, definito  dalle più importanti testate giornalistiche del settore: un pianista completo, superbo nelle articolazioni, da cui viene facile lasciarsi trasportare.

Talentuosi musicisti di ogni nazionalità si ritrovano quest’anno, dal 5 al 15 luglio, ad esibirsi nella fantastica cornice Iblea in una raffinata competizione musicale.  I virtuosismi di eccellenti pianisti, violinisti e cantanti sono destinati a ripetersi, solo per i vincitori selezionati, nella cosmopolita metropoli newyorkese.
Alla manifestazione in terra sicula a cui si aggancia infatti  una tourneè americana,  appositamente  organizzata dal Premio Ibla,  che ha come tappa conclusiva il “Carnegie Hall”: quello che viene definito dai più “il tempio sacro della musica classica e leggera”.

Un progetto di grande spessore artistico e culturale, creato da un siciliano doc che è  riuscito a rendere celebre nel mondo l’incantevole Ragusa Ibla: un pezzo della Sicilia in cui oggi più di prima si respira, anche grazie a lui, un’atmosfera di stampo internazionale.  

Un evento tanto atteso che permette al pubblico partecipante di conoscere scorci della città nascosti o poco conosciuti, il tutto all’interno di uno scenario musicale che avrà come protagonista la musica classica e contemporanea a trecentosessanta gradi con brevi incursioni nel mondo della musica jazz.

L'ideatore e creatore del Premio Salvatore Moltisanti alle domande poste da I-italy:

Com’è nata l’idea del premio Ibla?

“L’idea è nata non sono appena arrivato in America nel 1990 e ho provato lo stigma legato all’essere siciliani.  Non c’era intervista dopo i miei concerti che non facesse riferimento alla mafia! Volevo far vedere la Sicilia che ho sempre conosciuto, fatta di tanta gente per bene. Ma mentre lavoravo a questo progetto i magistrati Falcone e Borsellino sono stati uccisi. Il primo concorso nel 1992 lo abbiamo tenuto proprio nella nuova Sala Falcone Borsellino di Ragusa Ibla. Un roller coaster emotivo profondo ed intenso”.

Attraverso la sua manifestazione è riuscito a creare un collegamento diretto tra la città di New York e Ragusa Ibla dando stampo internazionale al suo progetto. Questo vul dire pensare in modo globale e agire localmente?

“In America, anche grazie a tutti i miei amici americani, ho imparato ad agire globalmente ed allo stesso tempo a non dimenticare il “locale”. Sono venuto in America con una borsa di studio. Mentre studiavo qui ho vinto il primo premio al concorso Bela Bartok presieduto da Gyorgy Sandor, docente alla Julliard School e allievo e protege’ delle stesso Bartok. Il Maestro Sandor mi ha preso subito come allievo dopo il concorso e così è inizata la mia vita newyorkese.  Il mio primo lavoro è stato insegnare alla New York University, occasione che mi permise di conoscere la Baronessa Mariuccia Zerilli Marimo’ una delle fondamentali sostenitrici del premio Ibla. Ha creduto molto in me e nel progetto.
Ogni anno, grazie anche al suo direttore Stefano Albertini,  ci sono delle esibizioni  legate ad IBla presso la Casa Italiana Zerilli Marimo' da lei voluta e creata venticinque anni fa”.

Che effetti ha avuto il premio Ibla nel vita dei vincitori e poi dei semplici partecipanti?

“Vincere concorsi pianistici personalmente mi ha fatto molto. Io ho vinto sei volte il primo premio ed ogni volta ho costruito un pezzo della mia carriera. Con IBLA Grand Prize cerco di offrire le mie connessioni, le mie esperienze, le mie amicizie a questi giovani ragazzi.  Offro loro un’ esperienza americana ed internazionale simile a quella che ha caratterizzato la mia carriera. Poi sta al loro l’intuito, l’eleganza, rispetto e talento per riuscire a costruire un successo personale ed umano”.

Come vede oggi il fenomeno della musica classica nel panorama musicale italiano e anche mondale? Possiamo ancora definirlo un genere musicale di nicchia non accessibile a tutti?

“IBLA Grand Prize non pensa mai in termini di nicchia. Noi portiamo la musica classica direttamente nelle piazze, cerchiamo di renderla amichevole, comunicabile, la spieghiamo quando possibile e necessario, la avviciniamo a tutte le realtà sociali, culturali e generazionali”.

La proclamazione dei vincitori della 24° edizione del premio Ibla avverrà il prossimo 15 luglio presso la suggestiva piazza Pola di Ragusa anche protagonista di svariate pellicole cinematografiche. Se siete in Sicilia, o programmate una vacanza lì nei prossimi giorni, cogliete l'occasione per fare un salto in questa stupenda città barocca.

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