Arredamento. Made in Italy all' ICFF

Mila Tenaglia (May 19, 2014)
Si è appena concluso uno degli eventi più attesi dedicati all’arredamento e al design. Si tratta della ventiseiesima edizione dell’International Contemporary Forniture Fair tenutasi al Javits Center. Non manca l’eccellenza Made in Italy con i numerosi stand e marchi di qualitá: un tuffo in un mondo piacevole da toccare, percepire e ascoltare. Tra arte, design e artigianato un appuntamento per scoprire le ultime tendenze e idee.

Un fine settimana ricco di impegni ed eventi per la città di New York. Non solo la Design Week con incontri nei più prestigiosi show rooms di Soho e dintorni ma anche l’International Contemporary Forniture Fair nell’immenso Javitz Center nel quartiere di Hell’s Kitchen.

Dal 17 al 20 maggio, quattro giorni di full immersion dedicati al mondo dell’arredamento. Era facile perdersi e fantasticare tra lampade, ceramiche, vasche da bagno da sogno, oggetti di design, morbidi e candidi tessuti. ICFF è una fiera di settore, per gli addetti ai lavori, ma anche per tutti coloro che amano il design.  Un posto dove puoi toccare, curiosare ascoltare le storie delle persone, perderti nei colori e nelle luci. E magari sognare la casa dei tuoi sogni.

Oltre seicento i padiglioni, di ogni angolo del mondo, hanno incantato professionisti, studenti, appassionati e buyer.

Siamo andati alla ricerca della presenza italiana e abbiamo individuato alcune  aziende.

Metallo, illuminazioni, bagni eleganti, ceramiche lisce come seta... ci siamo immersi nei prodotti e nelle storie delle numerose aziende italiane presenti in fiera.

In questi racconti abbiamo trovato più di un denominatore  comune. Tradizione familiare, modernità e ricerca estetica. Armonia e funzionalità. Ma soprattutto amore e passione. Ecco i punti forza del Made in Italy nel mondo.

Tutti hanno raccontato come sono diventati una grande vetrina  che unisce, non solo idealmente,  Stati Uniti e l’Italia.  

“Noi siamo la quarta generazione di una famiglia che lavora nel metallo, l’ottone, rame, il ferro e l’acciaio” ci racconta Albino Celato, CEO del marchio De Castelli.

“Nel 2003 il marchio De Castelli si è voluto concentrare su una nicchia ben precisa di mercato. Un binomio che racchiude in sè una grande conoscenza artigianale nella lavorazione dei materiali abbinati a una forte introduzione alla tecnologia”.
 

"Una delle basi su cui verte il nostro lavoro" prosegue Albino " è la qualità della lavorazione dei prodotti. Cerchiamo di portare innovazioni e soluzioni”.

Tra le aziende di illuminazione non manca Contardi. Ci viene incontro Massimo Briganti che ne descrive l'esperienza.
 

“La Contardi è una azienda di lluminazione che oramai è da dieci anni sul mercato. E’ considerata una delle aziende di riferimento per il decorativo di lusso.

Lavoriamo per alcune delle più importanti catene alberghiere come Intercontinental, Hotel Group, Mandarino Oriental. La nostra attività si divide tra Hospitality e la distribuzione della nostra collezione Contardi che ha sette anni. Da un mese abbiamo aperto la sede qui a New York. Siamo ancora in fibrillazione e molto contenti”.

Ci avviciniamo al padiglione Gessi, una compagnia Italiana che produce oggetti sofisticati ed eleganti per la cucina e il bagno. Siamo subito attratti dal bianco opaco dei materiali e dall'ordine degli oggetti esposti. Ci accolgono Luca Poletto, managing Director e la PR Leslie Hart che lavora qui a New York per loro. Leslie capisce un po’ d’italiano e sorride alle nostre battute. 

Comincia così una conversazione a due, Luca ci spiega la storia dell'azienda in Italia mentre 
la PR ci racconta del mercato a New York.
 

“Il gruppo ha undici compagnie fuori l’Italia e negli Stati Uniti abbiamo aperto nel 2007

perchè riteniamo giusto espanderci anche in questo mercato. La nostra filosofia si basa su tre concetti: people, planet and products. La fabbrica che abbiamo in Italia è  in provincia di Vercelli, in un paese vicino le montagne dove tutti si conoscono. Invitiamo i nostri clienti a visitare questa zona. Adorano venirci a trovare e conoscere questo 'piccolo villaggio'."

“Oltre lo stile minimale ed elegante ci concentriamo sul concetto di benessere. Soprattutto in una città caotica come New York. E’ importante offrire dei prodotti che possano essere anche sinonimo di relax. I nostri clienti vogliono garanzia sulla qualità. Voglio sapere che gli oggetti che comprano provengano da un posto dove ci sia rispetto per i lavoratori e per l’ambiente”.

Incuriositi invece dal recente opening sulla Madison Avenue di Natuzzi Usa, ci fermiamo al loro padiglione. Conosciamo il Direttore Marketing Giacomo Ventolone. "Siamo già presenti a Soho con uno store ma in questo nuovo negozio presentiamo una concezione di spazio verso il consumatore che possa coordinare sia la zona notte che la zona giorno: divani, lampadi accessori”.

“Facciamo un grande lavoro di innovazione partendo da valori che per noi sono storici, partendo dalle ricerca del bello. Alle spalle abbiamo 34 anni di storia. Pasquale Matuzzi, presidente e amministratore delegato di questa compagnia, è arrivato negli anni '80 a New York quasi per caso, durante un viaggio. Entrò in contatto con Macys per presentare la collezione di divani che disegnava e realizzava gia in Italia. Da qui si generarono altri contatti che ha portato l’azienda a grandi successi".

Per chiudere questa immersione nel mondo della lavorazione artigianale italiana siamo passati da Ceramics Of Italy.
 

Ceramic of Italy rappresenta e promuove  23 aziende dell’Industria ceramica Italiana del mondo. Bardelli, Tagina, MIPA, Cotto D'Este solo per citare alcune.

Grazie anche al sostegno dell;Italian Trade Commission, congiuntamente a Confindustria Ceramica sono , da oltre sei anni,  leader in questo settore.
 

Per Vittorio Borrelli, presidente di Confindustria Ceramica, "Il Padiglione di Ceramics of Italy è una vera fonte d’ispirazione di design, grazie all’esposizione delle ultime novità italiane per piastrelle in ceramica e arredobagno.” Sono infatti presenti diverse collezioni piene di personalità e storia. Continua Borrelli:  i produttori vanno avanti nell'aprire nuove frontiere in termini di design e produzione, con un prodotto che garantisce tutte le qualità specifiche della ceramica con un’estetica di ispirazione naturale e anche artificiale – quali legno, marmo, e perfino cemento — utilizzando tecnologie avanzate e processi di produzione eco-sostenibili.”

Tra le varie proposte abbiamo trovato molto interessante quella di Cottoveneto che presenta decorazioni in travertino trattato con prodotti che si usano nel restauro storico.

Ceramics of Italy ha visto assegnato, per la varietà e la ricercatezza dei materiali usati, dalla rivista "Metropolis"  l' “Editors Award”. E' una bella soddisfazione per il gruppo di aziende.  Tutto questo nonostante le oggettive diffcoltà di due anni fa dovute in Emilia all'impatto del terremoto.

Ma la soddisfazione è nell'aria girando per il loro padiglione: una piastrella di ceramica su tre usata nelle case americane è Made in Italy.
L'L'America rappresenta il primo mercato estero ed è  in crescita. Il segreto italiano?  Il connubio tra tradizione, cratività e alta tecnologia.
  LeAziende, spesso a carattere familiare, che trasmettono le competenze di generazione in generazione. Giovani che hanno preso in mano gli affari investendo nelle nuove tecnologie.

E Pier Paolo Celeste, Direttore dell'Italian Trade Commission per il Nord America, sostiene con soddisfazione: "La grande partecipazione di quest’anno degli espositori italiani all’ICFF conferma l'importanza dell'attività di lunga data nel supportare ed assistere i produttori italiani nel loro sforzo per conquistare la leadership del mercato statunitense delle piastrelle in ceramica".

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