Primarie del PD. Sì, si può votare negli USA. Anche on line

(October 20, 2009)
Domenica 25 ottobre si svolgono in Italia, e in tutto il mondo dove siano italiani, le elezioni primarie per eleggere il segretario del Partito Democratico. Possono votare tutti i cittadini italiani al di sopra dei 16 anni


Quella di ricorrere a delle elezioni primarie è una decisione insolita per un partito italiano perchè dà a tutti la possibilità di dire la sua su chi dirigerà la propria organizzazione. Ma il Partito Democratico è nato proprio da questa esperienza nel 2007. Con elezioni aperte a tutti si votò per il segretario e l’Assemblea Costituente al fine di far nascere democraticamente un partito nuovo dalle grandi tradizioni politiche italiane della sinistra e del cattolicesimo popolare. Da allora il PD è il secondo partito e svolge una funzione di opposizione alla coalizione governativadi centro-destra guidata di Silvio Berlusconi. 



L’appuntamento elettorale di domenica punta al rinnovamento della leadership dopo le dimissioni di Walter Veltroni, primo segretario del Partito, e la dirigenza ad interim di Dario Franceschini.

I candidati sono stati scelti da elezioni condotte il mese scorso solo tra gli iscritti. Sono tre – l’attuale segretario Dario Franceschini, Pierluigi Bersani, e Ignazio Marino - e sono rappresentativi delle diverse 'anime' del PD. 


 

Franceschini è un cinquantenne di Ferrara laureato in giurisprudenza con la passione per la scrittura che lo ha portato a pubblicare due romanzi.  La sua vita politica nasce con la militanza nelle fila della Democrazia Cristiana, fino alla sua trasformazione in Partito Popolare Italiano, di cui diventa dirigente nazionale.

Tra i membri fondatori della Margherita, è  stato eletto deputato dell’Ulivo nel 2001. Nel secondo governo D’Alema e nel successivo governo Amato è stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali.

Fiducia, regole, uguaglianza, merito, qualità sono  le parole su cui ruota la mozione elettorale di Franceschini, che parla di un nuovo riformismo mondiale e di un partito di opposizione alla destra che sia fluido, aperto alla gente. 


 

Pierluigi Bersani, anche lui un Emiliano della provincia di Piacenza, ha 58 anni, e ha insegnato filosofia prima di dedicarsi all’attività politica e amministrativa. E’ stato Presidente della Regione Emilia Romagna per il Partito Comunista prima di diventare Ministro dell’Industria nel Governo Prodi del 1996.


Eletto deputato dell’Ulivo nel 2001 e parlamentare europeo nel 2004, torna al governo nel 2006 come Ministro dello Sviluppo Economico. E’ fondatore con Vincenzo Visco del gruppo NENS (Nuova Economia Nuova Società).


Con la sua piattaforma, Bersani vuole costruire un partito maggioritario con vocazione di governo e radicato nel territorio, riprendendo la tradizione della cultura democratica di massa italiana. La sua mozione si concentra su risposte concrete da dare alla crisi economica e istituzionale del paese. 


 

Marino è di Genova, ha 54 anni, ed è un chirurgo specializzato in trapianti d’organo. E’ arrivato alla politica nel 2006, quando è  stato eletto senatore per I Democratici di Sinistra  e presidente della commissione igiene e sanita’ del Senato.

Attualmente è presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario nazionale. Marino ha passato parte della sua vita adulta all’estero, studiando medicina a Cambridge e negli USA, e poi lavorando negli USA come co-direttore del Centro-Trapianti del Veterans Affairs Medical Center.


Fonda sulla sua esperienza di vita una piattaforma elettorale che punta ad esaltare la laicità e il merito. Apertura, coraggio, merito, protezione e libertà sono le parole d’ordine sulle quali vede orientarsi il partito.


 

I tre candidati hanno già passato una prima selezione interna, che ha visto Bersani vincitore (55%) con quasi venti punti di distacco su Franceschini (37%). Marino è terzo, con l’8% delle preferenze.

Nelle elezioni di domenica 25 ottobre tutti potranno votare per i tre candidati, ai quali sono collegati delle liste di delegati all’ Assemblea Nazionale.

Se nessuno dei tre raggiungerà  la maggioranza assoluta, il segretario verrà eletto dall’Assemblea dei Delegati a scrutinio segreto.  



Si può votare online, ma bisogna registrarsi prima del 23 ottobre. Oppure si vota di persona andando al seggio.

Istruzioni su come e dove votare negli Stati Uniti si trovano nel sito del Partito Democratico, ma in modo particolare cliccando su: 


 

http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/producer.aspx?t=/servizi/primarie09/ricercaseggiestero.htm



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