"Memorie del futuro": cosa cambia nel mondo. Le sfide da accettare

(November 30, 2008)
Tutto il mondo ha potuto seguire in diretta via Internet il Convegno di Palermo venerdi' e sabato scorso. L'evento è stato organizzato dall'Anfe Sicilia e sostenuto dall'Assessorato regionale del Lavoro e dell'Emigrazione



LO SCENARIO
Nel  1901 un ciabattino di Isnello, piccolo centro madonita in provincia di Palermo, emigrò negli Stati Uniti con tutta la famiglia nella speranza  di migliorare le misere condizioni di vita che pativa nel paese d’origine. Suo figlio, Vincent Impellitteri, divenne Sindaco di New York.

Non è una storia, la sua, che può definirsi rappresentativa dell’emigrazione italiana in generale e siciliana in particolare, sia chiaro. La storia di Impellitteri si interseca e, molte volte, si contrappone con quella di milioni di migranti che, nei secoli, hanno tracciato la propria rotta con una sola certezza – quella del punto di partenza – e migliaia di dubbi e interrogativi relativi al luogo di destinazione.

Impellitteri riuscì a finalizzare il progetto del padre, decretando il successo del progetto medesimo, ma un complicatissimo mix di casualità, vicende personali e mancati appuntamenti con il treno giusto sul giusto binario, hanno condotto molti altri, troppi forse, su un opposto versante, quello del fallimento. Nel migliore dei casi, costoro, furono costretti ad un mesto ritorno alla terra d’origine.

Non è necessario essere uno dei numerosi esperti intervenuti al Convegno svolto a Palermo nell’ambito di “Memorie del Futuro”, per comprendere quante analogie con i fenomeni migratori di oggi sia possibile riscontrare nelle storie dei nostri migranti di inizio secolo scorso con quelle dei migranti dei nostri tempi.

Ai Vito, Patrick, Isaac si sono sostituiti i Khaled, Abou, Stefan e invece che dall’Italia, dall’Irlanda, dalla Polonia, oggi si parte, si fugge, si viene “espulsi” dal continente africano, dall’Asia, dall’Europa dell’Est.

Una sola differenza, dunque, in un mare di analogie e di storie quasi perfettamente sovrapponibili: è mutato lo scenario.

MEMORIE DEL FUTURO: ACCETTARE LE SFIDE
L'evento, organizzato dall'Anfe Sicilia e sostenuto dall'Assessorato regionale del Lavoro e dell'Emigrazione, è iniziato con l’inaugurazione della Mostra fotografica e documentale “Sicilian Crossings” sulle migrazioni siciliane negli Usa e sulle comunità che ne sono derivate.
“Memorie del Futuro” si è articolato quindi in un Convegno internazionale dove - per la qualità degli interventi e per la stringente attualità dei temi trattati – si è potuto assistere a due giorni di intenso dibattito.

Un momento congressuale che ha cercato di essere diverso dall’usuale, affrontando i temi non con lo spirito di chi si limita ad accusare l’evidenza del problema, ma con quello di chi – attraverso una serie di analisi - prova a proporre la soluzione. Anche l’utilizzo della tecnologia per consentire la fruizione in diretta a tutto il mondo, via Internet, ha voluto essere un segnale preciso: il mondo dell’associazionismo, di cui l’Anfe (promotore e organizzatore dell’evento) fa parte, riconosce la necessità del cambiamento e accetta la sfida.

ASSOCIAZIONISMO: COSA CAMBIARE PER RESTARE UGUALI A SE STESSI
Moderato da Fabio Tricoli, giornalista di Studio Aperto e da Letizia Airos Soria, direttore del magazine online www.i-Italy.org, il Convegno è stato un punto di incontro che ha visto concentrarsi le istituzioni, la ricerca e l’Università, le associazioni e la cultura.

Alla presenza di Carmelo Incardona, assessore del Lavoro e dell'Emigrazione della Regione Siciliana, sono intervenuti il Senatore Domenico Nania, vicepresidente del Senato della Repubblica, Roberto Lagalla, Rettore dell’Università di Palermo, Francesco Scoma, assessore alle Autonomie Locali della Regione Siciliana, Marcello Tricoli, presidente del Consiglio della Provincia regionale di Palermo, Patrizio Lodato, assessore alle Opere Pubbliche in rappresentanza del Comune di Palermo e Louis Tallarini, presidente della prestigiosa Columbus Citizens Foundation di New York.


I numerosi relatori hanno poi condotto i partecipanti dentro e fuori i temi del Convegno, con il “focus” puntato sull’associazionismo e sulle strategie da adottare per il suo rilancio.
Carmelo Pintabona, presidente del Fesisur, ha illustrato il quadro della situazione in Argentina; quasi una “lectio magistralis” l’intervento di Marcello Saija, docente di Storia delle Istituzioni politiche nell’Università di Messina, profondo conoscitore del fenomeno migratorio siciliano e curatore della mostra “Sicilian Crossings”; John Alcorn, docente di Studi italiani presso il Trinity College di Hartford, ha confrontato il fenomeno migratorio con quello della globalizzazione, mentre Gioacchino Lavanco, docente di Psicologia delle Comunità nell’Università di Palermo, ha consentito alla platea di recepire con facilità i complessi e strutturati argomenti relativi ai migranti di terza generazione ed al loro rapporto con la memoria, grazie alle sue grandi capacità comunicative.

Un intervento che si può rapportare con quello di Bianca Gelli, anche lei docente di Psicologia delle Comunità (nell’università di Lecce) e anche lei dotata di grandi capacità di comunicazione: il suo intervento ha posto l’accento sulla necessità di generare un sistema capace di coinvolgere in modo attivo i giovani all’interno del sistema dell’associazionismo.


Da sottolineare anche gli interventi di Elia Mannetta, docente di Scienze politiche nell’Università di Baltimora, di Roberto Mazzarella, direttore del Centro Studi e Documentazione sulle Migrazioni del Comune di Palermo, di Salvatore Mulè e di Ellie Vasta, docente nell’Università di Oxford, nonché dei tanti delegati Anfe che, dalla Tunisia al Canada, hanno portato il loro contributo ai temi del Convegno.

Ancora altri interventi hanno arricchito questo momento congressuale. Vorremmo ricordarne uno in particolare, quello di Giampiero Finocchiaro, etnoantropologo: "Cu niesci, arriniesci" (da un modo di dire siciliano "chi esce, riesce"), con la storia di Vincent Impellitteri, che ci è servito da spunto per l'apertura di questo servizio.


IN VIDEO

Particolarmente apprezzati i video contributi di Francesco Maria Talò, Console generale d’Italia a New York, di Antonio Tamburri, direttore del Calandra Institute, di Renato Miracco, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e di Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana di Cultura Zerilli-Marimò. I picchi di connessione nella diretta via-web raggiunti durante questi video, hanno prodotto una serie di domande arrivate da tutto il mondo via chat-line ed hanno restituito l’idea che, almeno sotto il profilo della comunicazione, le barriere sono state abbattute e le distanze enormemente accorciate.


OBIETTIVI AMBIZIOSI, MA PERSEGUIBILI
Learco Saporito, presidente Anfe, ha più volte evidenziato come l'associazione che presiede si sia mostrata attenta ai cambiamenti nel corso dei sessanta e più anni di attività. "Prova ne sia il fatto - ha affermato - che abbiamo appoggiato con tutte le nostre forze le iniziative della delegazione siciliana, una delle più attive nel promuovere iniziative di sviluppo e di innovazione non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed internazionale".



Paolo Genco, vicepresidente Anfe e delegato per la Sicilia, ritiene che la Sicilia sia una terra-emblema quando si parla di fenomeni migratori: "Siamo passati da una condizione di 'stazione di partenza' ad una di 'stazione di arrivo' nel breve volgere di quasi un secolo" ha dichiarato. "E questo non ha mutato la nostra atavica capacità di emergere in quei valori che ci contraddistinguono: solidarietà, capacità di sostegno e di mutua assistenza, iniziativa".




Gaetano Calà
, direttore del Dipartimento Politiche Migratorie dell'Anfe Sicilia, conclude sostenendo che "Memorie del futuro non è un evento fine a se stesso, ma una tappa nel programma che stiamo delineando e che vorremmo possa condurci ad un calendario di appuntamenti fissi per poter dibattere su questi temi". E non dimentica di ringraziare i suoi collaboratori che, sotto la sua guida, "si sono prodigati per mesi affinché 'Memorie del futuro' potesse svolgersi nel migliore dei modi".

 Da http://www.sicilia.anfe.it/

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