Il western all'italiana, Il mio corpo vi seppellirà

Il mio corpo vi seppellirà è un nuovo western italiano ambientato nel Regno delle Due Sicilie intorno al 1860

Cinemaundici di Olivia e Luigi Musini e Ascent di Matteo Rovere e Andrea Paris realizzano il primo western italiano. Con protagoniste Miriam Dalmazio, Antonia Truppo, Rita Abela e Margareth Madè, Il mio Corpo vi seppelirà, diretto da Giovanni La Pàrola, sceneggiato insieme ad Alessia Lepore, è disponibile dal 12 Marzo sulle piattaforme online.

La storia è ambientata nel 1860, nel Regno delle Due Sicilie, all’alba dello sbarco delle truppe garibaldine, in una terra ancora senza legge. Quattro bandite chiamate le “Drude” sono alla ricerca della loro personale vendetta.  La regia di Giovanni La Pàrola riporta l'interesse per un periodo storico dimenticato e da riscoprire. In concorso all'Ortigia Film Festival, in programma dall'11 al 18 luglio 2021, Il mio corpo vi seppellirà riprende una grande tradizione di un genere che da anni in Italia era sparito, il western in salsa tutta italiana. 

Racconta il regista: Il film è un titolo ma anche l’urlo di battaglia di R, una donna apparentemente senza identità che viene salvata tra le macerie di un incendio e che progressivamente trasforma in “vendetta” la ricerca del suo passato tragico. La sua piccola odissea alla ricerca della propria identità potrebbe essere una metafora della condizione difficile e caotica del meridione all’alba dell’Unità d’Italia".

Il film, interamente girato in dialetto siciliano ricorda che la situazione del Sud Italia non era molto diversa da quella del Far West, spietata in particolare con donne e bambini. Le truppe della nuova Italia Unita arrivano  in Sicilia nei panni di colonello sabaudo che impone la legge durissima del nuovo re, chi non si vuole adeguare muore, pochi scappano, molti si vendono. 

"Ho riscritto la vera storia dell'Unità d'Italia - spiega il regista - dove i siciliani sono passati da un regime feudale a un regno unito che ha depredato le loro terre e molti di loro furono deportati. Il Sud Italia divenne una terra di conquista e il suo popolo quasi ridotto in schiavitù".

Il film vuole così contribuire a sfatare il mito di una felice Unità d'Italia, senza vincitori nè vinti. I vinti in realtà ci sono stati: ce lo ricordano ogni giorno le cronache che parlano di un Sud arretrato sotto ogni punto di vista. "Ma è anche una storia di ribellione femminile che fa emergere la forza della solidarietà tra donne in un periodo storico molto travagliato". 

Le brigantesse, interpretate da Margareth Madè, Miriam Dalmazio, Antonia Truppo, sono donne che con ordinaria violenza sono state disprezzate, mutilate, vendute, manipolate, ingannate e violentate dagli uomini (come tutte le altre del resto), cerca di difendere le proprie terre dal depredamento dell’esercito piemontese.

Le splendide location del film sono pugliesi fanno da sfondo ad un revenge movie tutto al femminile. Un film originale che cerca riferimenti al cinema di genere italiano anni ‘60 e ‘70, da Sergio Leone e Corbucci fino a Lucio Fulci , con il character design dei personaggi, panoramiche a schiaffo, rallentatore, carrelli vertiginosi, dolly, inquadrature con zoom accentuato sui particolati, e riprende idee filtrate da Quentin Tarantino. 

Il mio corpo vi seppelirà porta in scena con ironia pungente lq storia di un popolo – che in molti sembrano aver dimenticato, visto quanto la materia è trascurata nei programmi scolastici – ci insegna molto sui contemporanei.

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