L'evoluzione artistica di Medardo Rosso al CIMA

Mila Tenaglia (October 22, 2014)
Il CIMA, Center for Italian Modern Art, apre le porte del suo incantevole loft a Soho alla seconda installazione annuale d'arte. Una grande retrospettiva su Medardo Rosso: sculture ma anche fotografie e disegni astratti di uno dei maggiori esponenti europei della scultura italiana di fine '800.

La settimana scorsa il Center for Italian Modern Art ha tenuto la presentazione sulla nuova retrospettiva dell'artista Medardo Rosso (Torino 1858 - Milano 1928), figura fondamentale per comprendere l'evoluzione della scultura moderna italiana.

 

Medardo Rosso ruppe totalmente i cardini del classicismo della scultura del XIX secolo rappresentando una realtà differente, attenta al sociale. Un punto di rottura con il passato e l’inizio della modernità nella scultura italiana.
 

E’ infatti difficile, a parer degli studiosi, poter etichettare questo artista in una corrente in particolare. Non si sentiva a suo agio nemmeno con il futurismo e con i movimenti del '900.

Tra gli ospiti di eccezione, oltre la fondatrice e Presidente Laura Mattioli e l'Executive Director Heather Ewing, hanno parlato Danila Marsure Rosso, pronipote dello scultore, proprietaria del Museo Medardo Rosso di Barzio e Sharon Hecker, storica d'arte moderna e contemporanea e studiosa di Medardo Rosso.

L'organizzazione del CIMA, che ha aperto a febbraio scorso con l'installazione su Fortunato Depero, si è così spogliata dalle opere colorate ed energiche dell'artista futurista per dare spazio alle sculture in gesso, cera e bronzo, alle fotografie sperimentali in bianco e nero - originali e ristampe - e ai disegni astratti dello scultore.

"Questa non vuole essere una presentazione di tipo tradizionale, nè una galleria: questo posto vuole diventare come un palco nella quale camminare, poter guardare e ammirare le opere, sentirne la storia dell'arte" esordisce l'Executive Director Heather Ewing.
 

Una retrospettiva, come ha tenuto a sottolineare la Presidente Laura Mattioli, che punta alla riscoperta dello scultore “del vero” che dopo la sua morte nel 1928 fu capito maggiormente e assunse un ruolo di rilevanza soprattutto nel XX e XXI secolo.

Medardo rosso aveva un grande interesse per i temi sociali e amava ritrarre nelle sue sculture le persone umili, i bambini e gli anziani. Uno studio rivolto alla ricerca del vero: piccoli volti ma anche sculture a grandezza d'uomo, fragili e spontanee.

A Parigi si reca per la prima volta tra il 1885-1886 ottenendo anche l’ammirazione in tutta Europa e l’amicizia di Rodin, scultore francese. 

Negli Stati Uniti a partire dagli anni '60 sono state già fatte mostre in sue onore ma questa è la prima che dedica una panoramica completa su Medardo Rosso.

“Abbiamo voluto indagare sui differenti tipi di materia con cui lavorava il maestro - foto, scultura e disegno. Ogni stanza sembra come assumere dei toni più poetici, autonomi e discontinui” spiega Laura Mattioli. 

Cammina ammirando le fotografie di Medardo Rosso, spiegandole ai giornalisti “E’ molto importante avere avuto la possibilità di esporre le fotografie perchè sono una chiave di lettura per capire Medardo Rosso dal punto di vista contemporaneo. Viene sempre accostato nell’800 ma dobbiamo farlo avvicinare anche ai primi del '900”.

Nella cucina dove è possibile prendere un caffè Lavazza, sponsor della mostra, sono state disposte le ristampe che ritraggono lo studio di Medardo, i suoi attrezzi da lavoro e i musei che hanno alcune delle sue opere.

Nel corridoio le foto originali, piccole, rotte, affascinanti.
 

Vale la pena soffermarsi su alcune opere di forte impatto come le tre sculture, realizzate con materiali differenti, dal titolo Madame Noblet: quella in bronzo del 1897, quella in gesso post 1914 e in cera nera creata tra il 1913-14;
Rosso’s Rieuse invece è un lavoro ispirato all'enigmatico sorriso de la Mona Lisa di Leonardo Da Vinci. Una scultura fragile che non era mai uscita dall’Italia prima d’ora e presa in 'prestito' dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia.
 
Una serie di appuntamenti accompagneranno questi mesi. Seminari, simposi, incontri con studiosi, curatori e intellettuali come Nicholas Cullinan, curatore at the Metropolitan Museum of Art, and Isabelle Dervaux, curatrice at the Morgan Library & Museum.La mostra sarà presente fino al 27 giugno 2015.

Comments:

i-Italy

Facebook

Google+