Onore alle vittime italiane dell’11 Settembre

Tommaso Cartia (September 12, 2017)
Presso il Consolato Generale d’Italia a New York si è reso omaggio alla memoria dei caduti dell'attentato alle Torri Gemelle. Un’occasione per non dimenticare anche i nostri italiani scomparsi durante il tragico evento. L'evento ha avuto come protagonisti rappresentanti della comunità italiana newyorchese ed una delegazione istituzionale della città di Brescia con il ricordo dell'attentato di Piazza della Loggia, 43 anni fa

L’11 Settembre 2017 segna il sedicesimo anniversario del tragico evento durante il quale hanno perso la vita miglialia di persone e tra queste anche molti italiani ed italoamericani. La comunità italiana si è stretta intorno al ricordo di tutte le vittime e ha reso onore ai propri compatrioti presso Il Consolato Generale d’Italia

La cerimonia in Consolato

La cerimonia è iniziata con una sentita preghiera pronunciata da Monsignor Hilary Franco - osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite - davanti all’opera dell’artista Antonio Manfredi posta all’ingresso del Consolato in memoria dei caduti. Di fronte al bassorilievo raffigurante le Torri Gemelle nel momento del crollo, è stato apposto un vaso che tutti i partecipati hanno riempito con un emozionato e sentito omaggio floreale.

I presenti si sono poi spostati nella sala conferenze del Consolato dove, il Console Generale Francesco Genuardi,  ha ricordato l’importanza  del ricordo di tutte le vittime del tragico attentato.

Tra gli ospiti  Victor Calise, Commissioner Office for People with Disabilities del Sindaco di New York Bill De Blasio, che ha speso parole significative sull’importanza di non dimenticare, rammentando quanto la città di New York ha fatto e continua a fare per ricostruire, riparare e ricucire una ferita che rimane purtroppo sempre aperta. Calise ha poi rivolto un pensiero speciale a tutti gli italiani ed italoamericani scomparsi quel giorno.

Il percorso della memoria

Un contributo  è stato poi dato da una delegazione istituzionale della città di Brescia arrivata a New York per unirsi alle vittime del 9/11.

Il 28 Maggio 1974 anche la città di Brescia è stata colpita da un violento attacco terroristico, a Piazza della Loggia, durante il quale hanno perso la vita diversi bresciani. L’Associazione Casa della Memoria di Brescia in collaborazione con il Comune di Brescia, l’Associazione Famigliari Caduti Strage di Piazza Loggia e la Provincia di Brescia, hanno pensato di sviluppare un'installazione viva in memoria delle vittime del terrorismo e della violenza politica, che si snoda in un percorso che unisce Piazza della Loggia con alcuni altri importanti luoghi storici della città arrivando fino al Castello, seguendo la via di Contrada S. Urbano. Lungo il tragitto si trovano una serie di formelle e di cippi, elementi lapidei in commemorazione delle vittime di diverse stragi. 

Ce ne ha parlato Laura Parenza, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Brescia. “La costruzione del percorso della memoria vuole ricordare le vittime di tutte le stragi. Il percorso è sia di memoria, ma anche di condivisione. Questo è stato il senso dell’incontro di oggi in Consolato, l’idea di condividere e nel contempo di costruire insieme per un mondo di pace, cercando di veicolare quei valori che devono essere lasciati in mano alle future generazioni. La società di oggi, è una società del mondo, oggi una città è fatta di persone che vengono da paesi diversi, con culture diverse, dobbiamo dunque avere la forza e la capacità di ascoltarci reciprocamente.”

La lettura dei nomi 

Momento centrale della giornata è poi stata la lettura dei nomi degli italiani e degli italo-americani scomparsi. Un tema difficile perché per rispettare la legge italiana sulla privacy l’identità dei nomi italiani delle vittime non può essere rivelata. Se ne occupa da anni, il Cav. Giulio Picolli, che ha presentato la lista dei nomi ritrovati da lui che sono stati poi letti. 

Emigrato nel 1965 da Napoli in America alla ricerca di una vita migliore, Picolli ha speso quarantacinque anni battendosi per la comunità italiana negli Stati Uniti, cercando - ci dice -  di abbattere stereotipi e pregiudizi.  E della sua ricerca dei nomi italiani della strage dell’11 Settembre ci dice questo: “Dal 1969 mi sono prefisso di aiutare la nostra comunità. Quando hanno cominciato le celebrazioni dopo l’attentato alle Torri Gemelle, mi sono personalmente impegnato, individuando tra i 3000 nomi quelli italiani. L'ho fatto per amore della mia terra con la voltontà di difendere l’italianità qui in America, e rendere merito a tutto quello che la comunità italiana, tra immigrati ed italo-americani, ha fatto e continua a fare di importante per gli Stati Uniti d’America.”

Un momento importante è stato quello legato alla fondamentale presenza dei vigili del fuoco, molti dei quali italiani. Ricordiamo infatti che l'allora capo dei vigili del fuoco era, Daniel A. Nigro, oggi Commissioner of the New York City Fire Department.

In un rispettoso ed eloquente silenzio sono stati  quindi letti i nomi. Nomi italiani, nomi misti, nomi italo-americani, nomi modificati dalla necessità di integrarsi, alcuni storpiati, nomi che a volte facevano parte dello stesso nucleo familiare, nomi da non dimenticare. Oltre al Cav. Picolli una parte dei nomi sono stati letti, con sentita partecipazione, anche da Silvana Mangione Vice Segretario Generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei del CGIE.

Successivamente la delegazione di Brescia ha conferito al Console Generale e al Consolato delle targhe, ringraziando per l’invito e per il grande lavoro svolto per la comunità italiana a New York.

Un rinfresco offerto da Clemente Italian Bakery & Deli, biscottificio e panificio del NJ, ha poi concluso questo evento in una atmosfera calda, commossa ma che guarda al passato per costruire un futuro migiliore.

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