Webster Hall. Jovanotti & una studentessa della Scuola d'Italia
Sold out sabato sera al leggendario Webster Hall di New York , per Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti. Una serata indimenticabile per chi è riuscito ad entrare come Isabella, una delle due vincitrici della competizione indetta da I-Italy per le domande/riflessioni più originali relative al rapper amatissimo e conosciuto sia in Italia che all’estero.
L’abbiamo seguita da vicino, per raccontare l’entusiasmo che l’ha portata a questo concerto. Il concorso diretto a partecipanti di tutte le età, le ha offerto una possibilità che difficilmente potrà ripetersi in futuro: entrare gratuitamente al Webster Hall, luogo di ritrovo del jet set americano, e assistere dall’area vip al concerto del proprio idolo. E va subito detto, non solo lei, tutti i presenti ricorderanno questa serata per molto tempo.
In tour dal 22 aprile negli States, Lorenzo ha fatto tappa nella Grande Mela, infiammando gli animi del suo pubblico con i suoi ritmi cadenzati, un pò funk, un pò tribali.
Accompagnato da musicisti d’eccezione quali, Saturnino, Riccardo Onori, Gil Olivera, Kristos Rafaelidis ,Charles Blenzing, Gilamr Gomes, Meia Noite, l’artista ha deciso di ri portare la sua musica oltreoceano dopo il lungo soggiorno la scorsa estate, in un percorso breve ma intenso, da Washington a Chicago.
Con un mix di sonorità dub, jazz e afro-beat, un Lorenzo sfrenato, più in forma che mai, ha fatto ballare quasi tutti.
Il Webster Hall costruito nel 1886 sin da subito si è qualificato tra i locali più in del paese. Nel corso degli anni vi hanno suonato svariate tipologie di artisti, dai Linkin Park e i Green day a Madonna e Lady Gaga.
La location non è stata scelta a caso, per il cantautore toscano che si esibisce esclusivamente in sale storiche del rock metropolitano, celebri per aver ospitato grandi nomi del panorama musicale internazionale.
Dopo New York la tournè proseguirà sui palchi di Philadelphia, Boston, Montreal e Toronto, un breve giro dunque, con il quale Jova Cherubini, si propone però di sorprendere anche i più scettici e creare un passaparola per il nuovo album, in uscita nel 2011.
Per Isabella Jovanotti, inutile dirlo, è già un mito. E’ stato il desiderio espresso dall’adolescente alla redazione I-Italy, di vederlo dal vivo con i compagni di classe ospite della sua sua scuola, a vincere.
Ci ha colpito il suo sogno di condividere la presenza di un cantante di lingua italiana in un contesto particolare come quello dove studia.
La Scuola d’Italia Guglielmo Marconi è infatti l’unica scuola perfettamente bilingue riconosciuta dallo Stato italiano.
Con la madre la giovanissima Simona, ha varcato emozionata la soglia illuminata dello storico locale per due ore piene, vivaci e cariche di entusiasmo, incorniciate dagli straordinari assoli al basso di Saturnino e dalle percussioni latineggianti di Gil Oliveira.
Nonostante il mutare delle mode e i periodi di minore notorietà che ha dovuto attraversare nel corso della sua carriera, Lorenzo continua ad attrarre milioni di fan anche tra le nuove generazioni, restando attuale, senza mai scadere in anacronismi.
L’artista ha deciso di affrontare questa nuova avventura musicale, con improvvisazione, musica e parole, unicamente italiane. Per la nostra piccola vincitrice l'idea di portare a cantare dentro la sua scuola ha un significato importante. Vuol dire per le far conoscere ai suoi coetanei, anche non italiani, non solo il suo idolo ma anche la sua lingua, i testi italiani che accompagnano musicalità anche vicine a quelle americane.
E la giovane fan ha sicuramente colto una chiave del successo di Jovanotti, proponibile anche a stranieri, il modo di “cantare italiano”, semplice ma irripetibile.
Vario il repertorio portato sotto i riflettori del Webster Hall; l’ormai quarantatrenne ha proposto e reinterpretato brani tratti da album vecchi e nuovi, emozionando e coinvolgendo i presenti di tutte le età, incitati a cantare e ballare.
Una vera “tribù che ballava”, come il titolo di una delle sue canzoni! Immancabili classici come Penso positivo, Serenata rap, Non m’annoio, Piove, L’ombelico del mondo, Bella ma anche più recenti tra cui Tanto, Baciami ancora e Dove ho visto te .
Una sorta di “lunedì di vacanza dopo un anno di lavoro” per usare le sue parole, questa esibizione per gli italiani emigrati a New York, ma che negli ultimi anni hanno continuato a seguirlo da lontano. Sebbene l’artista, nell’esportare il Made in Italy, abbia scommesso sul fatto di poter suscitare nuove emozioni e attirare giovani adepti, è indubbio che possa ancora fare affidamento s’un ampio gruppo di vecchi appassionati che ogni volta lo accoglie con calore ed affetto.
Il concerto si è concluso con una dedica alla moglie e alla figlia, osservatrici silenziose dal privè del teatro. L’eterno ragazzino che pensa positivo e non si annoia mai, menziona spesso le sue “donne”nelle canzoni e non perde occasione di farlo anche quando lavora in pubblico.
Isabella e la madre invece, dopo aver speso tutte le proprie energie in salti e canti, hanno lasciato il Webster Hall stanche, ma con il sorriso sulle labbra e un po’ di nostalgia nel cuore. I genitori della giovane vincitrice hanno lasciato l’Italia quasi due anni fa per motivi di lavoro e sebbene New York sia una città che abbia molto da offrire, il ricordo del Bel Paese affiora malinconico.
“New York non finisce mai di sorprendere, ma essere stati qui questa sera ha avuto un significato simbolico: trasmettere a nostra figlia un po’ di sana italianità, mediante la cultura musicale che più si avvicina alla sua generazione” ha ammesso soddisfatta Simona, a margine dell’evento. E per Isabella ancora il sogno, dopo questa serata speciale, quello di portare il suo idolo tra i suoi compagni e maestri, sentirlo cantare e parlare nella grande palestra-teatro della sua scuola.
Tornate su i-Italy. Presto vi racconteremo la storia del rapporto con Jovanotti dell'altra vincitrice del contest, Carolina Gengo Di Domenico.
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