Nazionale di calcio. L'Italia che vince ma non convince
Chi l’avrebbe mai detto: Lippi salvato sul finale proprio dal cocco del suo predecessore Roberto Donadoni.
Totò Di Natale riesce a sfruttare al meglio le sole occasioni da goal che gli capitano in tutta la partita regalandoci al 92° una vittoria per nulla scontata.
L’inizio non è dei migliori, almeno per noi. Nel giro di 17 minuti la squadra azzurra subisce due perdite pesantissime: al 1° Gamberini è messo fuori uso da una lussazione alla spalla, poco dopo Grosso lascia la gara per una costola rotta. Un doppio infortunio che rivoluziona l’assetto tattico messo in piedi da MR Lippi, anche perché le necessarie due sostituzioni non danno vigore alla squadra. Il tridente non dà segni di vita: Toni appare sempre di più appesantito e il doppio centravanti non lo aiuta nemmeno un po’. Poi accade quello che non ti aspetti: nel momento più buio del match De Rossi, in un momento di assoluta lucidità, libera Di Natale il quale opera una perfetta finta di corpo e di destro infila il portiere cipriano sul primo palo. E’ l’ottavo minuto e l’Italia paradossalmente è in vantaggio.
I nostri avversari però non si abbattono e la difesa azzurra dimostra ancora una volta la sua scarsa organizzazione. L’ala superveloce Aloneftis sia da destra che da sinistra manda completamente nel pallone Barzagli (subentrato poco prima a Gamberini), senza battere però il nostro Buffon che si conferma ancora il numero uno al mondo tra i pali. Tuttavia, al 30° il portierone azzurro si arrende al goal di Aloneftis dopo una dormita generale del nostro reparto difensivo.
Nel secondo tempo Gattuso entra per Toni. La coppia Gilardino – Di Natale funziona molto meglio e le occasioni non tardano ad arrivare.
Ad un quarto d’ora dalla fine Dimitris prova senza successo il sorpasso della storia, si allarga sulla fascia ma non trova lo spazio necessario per infilare Buffon. Il risultato sembra già scritto, si va verso quel 1-1 che ricorda tanto quello dei campioni del mondo dell’ 83.
Di Natale però non è d’accordo e dopo un pallonetto di Camoranesi il suo tocco al volo fa praticamente volare l’Italia al primo successo ufficiale della nuova era Lippi.
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