Naples says goodbye to Carmelina, the city’s last “acquaiola,” known and beloved by all those who have passed her historic “water counter” at 30, Via dei Tribunali.
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Kestè Pizzeria lancia a New York la "Pizza Popolare". "Sarò pure un pazzo, ma credo che questo prezzo rispetti la tradizione della pizza napoletana" spiega il pizzaiolo Robero Caporuscio che, insieme alla figlia Giorgia, sfida il mondo della ristorazione newyorkese.
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Un viaggio all'interno del tifo napoletano oltreoceano. Intervista a Rosario Procino, presidente del Napoli Club NYC e ristoratore di Ribalta.
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Patrizio Rispo, attore di teatro, televisione e grande schermo, produttore cinematografico e autore di commedie, conosciuto in tutto il mondo anche per il suo ruolo nella serie televisiva "Un posto al Sole", ha prestato la sua immagine per il video della campagna del Ministero degli Esteri, diffusa nel mondo una volta l’anno per celebrare la lingua di Dante.
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Questa è la settimana di San Francesco. Dopo vent’anni la Campania sarà ad Assisi il 3-4 ottobre, a nome delle regioni d’Italia, per riaccendere la lampada votiva che sarà alimentata dall’olio “delle vostre mani, delle vostre fatiche, delle vostre terre, da quella Terra dei Fuochi, da quelle terre che subiscono la ferita dell’uomo”. Oltre 200 sindaci arriveranno nella città umbra, circa 10 mila pellegrini da ogni parte della Campania.
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Parla il proprietario della famosa pizzeria di New York, Ribalta. L'arte del pizzaiuolo napoletano è patrimonio culturale dell'Umanità. Il iconoscimento dell'Unesco è alla cultura di una città millenaria, come Napoli che trova la sua massima espressione proprio li, su un bancone di una pizzeria. E questa volta Napoli, l'Italia hanno fatto squadra per raggiungere il risultato. Pizzaioli, Produttori della filiera, Associazioni, Agricoltori, Giornalisti, persino i politici, tutti uniti fino alla vittoria.
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Il cibo più povero di Napoli è diventato patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Anzi, per la precisione, l’arte di prepararlo e di cuocerlo, l’Arte del Pizzaiolo Napoletano. Può sembrare un sofisma ma in realtà è una differenza sostanziale perché il successo di Seul non ha un riflesso concreto, pratico, sull’attività delle pizzerie, non è un marchio di certificazione, per essere chiari. Ha lo stesso valore di tutela di un monumento, di un centro storico, di un paesaggio, di una comunità. E la responsabilità di questa tutela è degli Stati nazionali, l’Italia tocca quota 54 da ieri, che devono appunto preservare questo bene per le generazioni future.
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Lo scugnizzo è il simbolo delle nuove generazioni di pizzaioli. Quelle che adesso dovranno difendere e mantenere il riconoscimento ottenuto all’Onu. C’è un momento in cui l’arte del pizzaiolo napoletano ha iniziato il suo percorso verso il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco? Lo scugnizzo è il simbolo delle nuove generazioni di pizzaioli. Quelle che adesso dovranno difendere e mantenere il riconoscimento ottenuto all’Onu.Quando è stato ideato il primo forno a bocca di luna per avere una cottura più rapida e violenta? Oppure è stato il salto di qualità delle farine studiate vent’anni fa dal Mulino Caputo che hanno reso possibile stendere il panetto oltre ogni immaginazione prima che si rompesse? O forse quando si riunirono i fondatori dell’attuale Associazione Verace Pizza Napoletana per fissar ele regole che avrebbero portato al riconoscimento del marchio europeo Stg?
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Intervista con Gino Sorbillo. Ha da poco aperto una nuova pizzeria a New York e si racconta tra Napoli e New York. Nella nostra conversazione tanti temi come: la visita del sindaco Bill de Blasio nel suo locale, la sua città, i sogni, Pino Daniele, la famiglia di suo padre con 20 fratelli pizzaioli, i giovani che lasciano Napoli, la sua testardaggine, la sua comunicazione….
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I fatti raccontano una citta' allo sbando ed è inutile ricercare colpevoli, sono noti, sono sotto gli occhi di tutti e l’indignazione da sola dei soliti commentatori del giorno dopo è un alibi per nascondere responsabilità, scappare di fronte all’assurdo di crimini gratuiti, vigliaccheria, comunque, in ogni caso già scritti, tutti prevedibili. Quello che cercano i ragazzi “perduti” è essere ritrovati proprio là dove la prepotenza criminale li trasforma da quotidiani fantasmi in primi attori per esistere, per uscire alla scoperto, per vincere il nulla che li opprime.