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  • La cronaca sciorina i particolari del sopruso e si trasforma in morbosità, pornografia del corpo e della mente che poteva essere evitata, bastava il nome dello scempio per raccontare ... Ma si sa che le notizie fanno affari se sanno essere estreme e nulla di più appetibile per la cronaca è la materia morbosa che si nutre di ciò che resta sospeso sul confine tra lecito e perverso. La verità è che i fatti denunciati dalla cronaca, raccontati dalle vittime sono solo la punta di un iceberg che lontanamente riescono a descrivere quanta violenza sessuale alberghi nel nostro quotidiano, di quanto perbenismo ipocrita sia rivestita la società per nascondere trame di dolore
  • Il linguaggio di Francesco è simpatico, accontenta una platea di curiosi di presunte novità e di improbabili cambiamenti, ma non funziona “dentro” la Chiesa, soprattutto in chi conosce i linguaggi ecclesiastici e sa leggere dietro le parole, le decifra oltre l’ignoranza abissale di chi esulta “fuori” senza sapere di cosa si stia parlando, perché se le parole di un Papa restano solo annuncio, “faremo, vedremo, diremo”, con tutto rispetto, restano un fuoco di paglia.
  • Italian Americans should put an end to their obsession with their image in the television media. Television, in general, tends to caricature reality; it likes showing things that are over the top. This is not about Italian Americans—it is about the media, it's about "reality show." The controversy about MTV's Jersey Shore and the Calandra Institute's colloquium on the "Guido lifestyle" should not be resolved by censorship. It is only through dialogue that you are going to better understand these complex issues of ethnic identity and the media, and further the discussion. Censoring dialogue is always a dangerous act. It reveals a kind of ethnic nationalism that is only about pride and doesn’t allow for any kind of questioning or dissent.

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