(Matteo Garrone con Paolo Sorrentino)
Il cinema italiano sembra quindi prendere una boccata d’ossigeno con l’intraprendenza e la capacità delle nuove leve, preparate e pronte a mettersi in discussione. Il titolo di miglior attore non protagonista spetta al trentenne Giuseppe Battiston in “Non pensarci” di Gianni Zanasi. Il David giovani, arriva invece per il film “Si può fare” di Giulio Manfredonia.
Eppure, come in ogni cerimonia che si rispetti, un riconoscimento va dato anche a chi ha fatto la storia del cinema italiano, diventandone portavoce nel mondo. Quest’anno i premi speciali alla carriera vanno al produttore Fulvio Lucisano, all’attore Paolo Villaggio, a Christian De Sica per i 25 anni di successi con i film di Natale e infine all’attrice Virna Lisi, che ha debuttato sul grande schermo negli anni Cinquanta per poi lavorare con registi d’eccellenza come Mario Monicelli in “Casanova 70” (1965) al fianco di Marcello Mastroianni e “Oggi, domani e dopodomani” (1965), diretto da Eduardo De Filippo. La Lisi si è fatta conoscere dal pubblico estero recitando con partner come Alain Delon, Jack Lemmon e Frank Sinatra e dopo essere approdata in alcune fiction italiane, si gode finalmente la sua meritata statuetta…
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