Per trovare gli Area a New York dovete recarvi nel cuore di Chinatown, precisamente a Monroe Street, dove in un basement abitato da aitanti topolini ha sede una delle più venerabili istituzioni musicali newyorkesi, ovvero Downtown Music Gallery, storico negozio di cd ed album in precedenza sito sulla Bowery e da lì sfrattato perchè come sapete la Bowery sta diventando molto trendy (anche se gli "winos" continuano imperterriti a bazzicarvi).
Downtown Music Gallery come dice il nome è un pò il punto di ritrovo dei musicisti della scenadowntown newyorkese (da John Zorn in giu per capirci....) ed il simpatico proprietario Bruce ospita spesso concertini di artisti d' avanguardia et similia a vantaggio di pochi fortunati.
Tra le pareti del polveroso locale tappezzato di cd spicca il bordo verde pisello della storica etichetta Cramps, che, come certamente noto ai miei "affezionati" lettori, nei lontani anni 70 rappresentava un rifugio dal conformismo per alcuni tra i più significativi artisti italiani e stranieri dell'epoca.
In primis ovviamente gli Area, che sotto l'attenta guida del mitico produttore Gianni Sassi sfornarono una serie di album tra i piu' belli ed importanti di quel periodo. Bruce ama molto gli Area e questo la dice lunga sulla grandezza della band, in quanto il mio amico Bruce nella sua vita deve aver sentito decine di migliaia di album e se vi dice che gli Area meritano di esser ascoltati gli dovete credere (se come temo non credete a me....).
Per il vostro "amatissimo" cronista parimenti i dischi degli Area non hanno nulla da invidiare alle migliori produzioni di storiche band europee come Soft Machine, Popol Vuh, Can, Henry Cow e via dicendo. Purtroppo, la vicenda artistica degli Area terminò alla fine degli anni 70, dopo la morte di Demetrio Stratos, il Maestro della Voce che con i suoi esperimenti vocali ebbe il grande merito di mettere in comunicazione il mondo del pop con quello dell'avanguardia.
Gli Area rappresentano un pò la colonna sonora di un decennio di grandi passioni e trasformazioni. La morte di Stratos è stata solo la prima di una serie di tragedie che colpì la band. Anni dopo morì il fantastico batterista Giulio Capiozzo, ed anche i sassofonisti Eddi Busnello, Larry Nocella e Massimo Urbani, che in diversi periodi collaborarono con gli Area, non sono piu' con noi.
E' un peccato che oggi gli Area non siano granchè noti, altrimenti tanti pseudo-gruppi o cantanti avrebbero evitato di avventurarsi in un mestiere che non gli appartiene e per esempio lo stonatissimo Jovanotti si sarebbe ben guardato dall'ammorbarci le orecchie con i suoi latrati e magari avrebbe seguito le impronte paterne e avrebbe lavorato per la Città del Vaticano. Ma siccome non viviamo in un mondo perfetto Jovanotti vende 500.000 copie dei suoi cd e non lavora al Vaticano, la Clerici conduce Sanscemo e fa il pieno di ascolti, e gli Area li conosciamo in quattro gatti.
Ma ora mi appello a te, caro lettore, lo so, non ci amiamo, non ci siamo mai amati, tu mi accusi di essere elitario ed antipatico, io ti rimprovero di non capire la buona musica, di seguire i trend e di adorare Jovanotti. Propongo una tregua. Per una volta ascoltami, credi alle mie parole. Scurdammoce 'o passato. E segui il mio consiglio. Gli Area sbarcano a New York, si tratta della storica reunion dopo 30 anni dei membri originari del gruppo. In più ci sarà il grande Mauro Pagani.
Terranno due concerti all' Istituto Italiano di Cultura (il 30) ed al Brecht Forum (il 2). Fatevi, e fatemi, un favore. Siateci. Venite numerosi. Lo so che siete stati a vedere Jovanotti a Webster Hall ed avete ballato e cantato a squarciagola le nenie jovanottesche. Va bene, non commento.
Ma, per una volta nella vostra vita (musicale), osate, avventuratevi. Cercate il nuovo. Un giorno mi ringrazierete. Fatelo per me, fatelo per quel giovanotto che troppi anni fa marino' la scuola per evitare l'interrogazione di greco e gironzolando per il Pantheon entrò in un negozio di long playing e spinto da non so piu' quale istinto acquisi' il live degli Area, Areazione.
Un capolavoro assoluto della musica italiana che vi suggerisco caldamente di ascoltare, almeno una volta nella vita.
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Friday April 30th, 2010 6:00 PM
Italian Cultural Institute
686 Park Avenue, New York
RSVP 212 879 4242 ext. 368
id
Sunday May 2nd, 2010 8:00 PM
Brecht Forum
451 West Street
New York, NY 10014-2041
(212) 242-4201
Admission: 10$
Source URL: http://newsite.iitaly.org/magazine/article/gli-area-new-york-musica-da-non-perdere
Links
[1] http://newsite.iitaly.org/files/area-adesso-musica-1975