Articles by: Umberto Lucentini*

  • Life & People

    "I Remember" at the UN. A Docu-Film to Celebrate the 10th Anniversary from the Convention of Palermo

    Read the Italian Version

    The United Nations presents the film Io Ricordo (I Remember), the story of anti-Mafia judges Giovanni Falcone and Paolo Borsellino as well as many other victims of the Mafia. Io Ricordo is part of the program scheduled for June 17 in New York to mark the tenth anniversary of the Palermo Convention and the additional protocols established to combat organized crime in 2000. 

    Sponsored by the  “Fondazione progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia” (Project Legality Foundation in memory of Paolo Borsellino and all other Mafia victims) led by Judge Gaetano Paci, Io Ricordo debuts at the U.N. and is filled with humanity, pain, and hope. ( click here to watch the trailer)  

    Produced by Indiana Production, nd directed by Ruggero Gabbai, the film recounts the story of Falcone and Borsellino who were assassinated during the Capaci massacres on May 23, 1992 and on Via D’Amelio on July 19, 1992. The film also profiles lesser-known Mafia victims such as police officers Giovanni Lizzio and Nino Agostino who was murdered with his wife Ida in Villagrazia di Carini, prison warden Giuseppe Montalto, Judge Antonio Saetta who was murdered with his son Stefano, Peppino Impastato, and many others.  

    The English version of the film was realized by the Foundation and spearheaded by Palermo’s Associazione Nazionale Magistrati (Judges' National Association) to raise awareness among young people and adults about issues concerning legality and the anti-Mafia movement, and was made possible thanks to funding from the Ministry of Justice. The idea of screening the film at the ceremony in New York came from two judges: Italo Ormanni, head of the Department of Judicial Affairs and Roberto Piscitello, deputy head of cabinet for the Ministry of Justice.

    The DVD Io Ricordo is distributed in Italy by Medusa Home Video, nd has been seen in hundreds of classrooms throughout Italy. It has also been screened abroad as a result of an enthusiastic word of mouth campaign. Despite overwhelmingly positive feedback for the film, a distributor for movie theaters in Italy could not be found but the Foundation has made the DVD available at a discounted price. 

    Io Ricordo has several producers including Gabriele Muccino who supports it because “this country needs examples.” In the film, Gianfranco Jannuzzo plays a father who tells his son Giovanni (the young actor Piero La Cara) why he was given his name.

    Along Capaci’s seashore, just steps away from where Falcone was murdered along with his wife Francesca Morvillo and three bodyguards, police officers Rocco Di Cillo, Vito Schifani, and Antonio Montinaro, so begins the story of a long series of deaths but also eternal hope that, to borrow Falcone’s phrase, “walks on the legs of other men.”

    Relatives remember why their loved ones are no longer here. “My husband Libero,” recalls Pina Grassi, “was the first to speak out against extortion money within the industry. But his colleagues said that he only wanted publicity.” 

    “At sixteen,” recalls Manfredi Borsellino, “my father gave me a scooter. But a month later he made me to give it to a family who was victimized by the Mafia, to help them live, cope.” 
     

    Giovanni, Peppino Impastato’s brother, explains the relationship between a son and his father who is in the Mafia. “Dad said to Peppino: ‘Become a communist, you can even go to Russia, but never talk about the Mafia.’ But he spoke out and he humiliated the powerful men in the area. And for that he was murdered.” 
     

    *Journalist and member of the management committee for the Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della Mafia (Project Legality Foundation in memory of Paolo Borsellino and all other Mafia victims)

    Translated by Giulia Prestia

  • Fatti e Storie

    Convenzione di Palermo. L'ONU celebra il decennale con il docu-film "Io Ricordo"

    Versione in inglese

    L’Onu apre le porte al docu-film “Io Ricordo”, il racconto della storia dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e di molte altre vittime della mafia. “Io ricordo” è stato inserito nelle manifestazioni in programma il 17 giugno all’Onu in occasione del decennale della Convenzione di Palermo e dei Protocolli aggiuntivi sulla lotta al crimine organizzato del 2000 che si tiene a New York.

    Promosso dalla “Fondazione progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia” presieduta dal magistrato Gaetano Paci, il dvd “Io Ricordo” fa il suo ingresso al Palazzo di Vetro con tutto il suo carico di umanità, di dolore, di speranza.

    Realizzato da Indiana Production, regia di Ruggero Gabbai, il video ricorda Falcone e Borsellino (uccisi nelle stragi di Capaci del 23 maggio del 1992 e di via D’Amelio del 19 luglio del 1992) ma anche le vittime di mafia meno conosciute come i poliziotti Giovanni Lizzio o Nino Agostino (assassinato con la moglie Ida a Villagrazia di Carini), l’agente penitenziario Giuseppe Montalto, il giudice Antonino Saetta ucciso col figlio Stefano, Peppino Impastato, e molti altri.

    La riduzione in inglese del dvd, realizzato dalla Fondazione e voluta dall’Anm di Palermo per sensibilizzare giovani e adulti ai temi della legalità e dell’antimafia, è stata realizzata grazie ai fondi del Ministero della Giustizia. L’idea di proporre il dvd per la cerimonia di New York che ricorda la Convenzione di Palermo del 2000 è di due magistrati: Italo Ormanni, capo del Dipartimento Affari di Giustizia, e Roberto Piscitello, vicecapo di gabinetto del Ministero della Giustizia.
    “Io Ricordo”, il cui dvd è distribuito in Italia da Medusa Home Video, è stato visto in centinaia di classi in Italia e inizia ad essere proiettato anche all'estero grazie a un attivo passaparola (malgrado l'apprezzamento di tutti, in Italia non è stato possibile trovare un distributore del film nei cinema): la Fondazione lo ha messo a disposizione con un prezzo sociale.
    «Io ricordo», ha tra i produttori Gabriele Muccino che lo sostiene perché «questo paese ha bisogno esempi». Nel docu-film l’attore Gianfranco Jannuzzo è il padre che racconta al proprio figlio Giovanni (il giovane attore Piero La Cara) perché per lui è stato scelto questo nome. Sul lungomare di Capaci, a due passi dall’autostrada dove Falcone è stato ucciso insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti di scorta, i poliziotti Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, inizia così il racconto di una lunga sequenza di morti ma anche la speranza che, per usare una frase di Falcone, “cammina sulle gambe di altri uomini”.

    I familiari delle vittime della mafia ricordano chi non c’è più perché «Mio marito Libero» racconta così Pïna Grassi, «fece le prime denunce contro il pizzo all'associazione industriali. Ma i colleghi gli dissero che lui voleva farsi solo pubblicità».

    «A sedici anni» ricorda Manfredi Borsellino, figlio di Paolo, «mia padre mi regalò un motorino. Ma dopo un mese mi costrinse a darlo a una famiglia vittima di mafia per aiutarla a guadagnarsi. da vivere».

    Giovanni, fratello di Peppino Impastato, spiega il rapporto tra figlio e padre mafioso: «Papà disse a Peppino: "Fai pure il comunista, vattene in Russia, ma non parlare mai di mafia". Ma lui denunciò e mise in ridicolo i potenti della zona. E per questo fu ucciso».

    *giornalista, componente del comitato di gestione della “Fondazione progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”.