La difficile situazione campana legata al problema dello smaltimento della nettezza urbana non è assolutamente un problema recente: infatti la crisi dei rifiuti ha incominciato ad attanagliare questi territori già dagli anni ‘90.
Tale emergenza era – ed è - legata alla difficoltà ed a volte impossibilità della raccolta ed al successivo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a causa della sistematica saturazione delle discariche attive e presenti sul territorio. Quindi a periodi alterni, strettamente legati a tale saturazione, questi rifiuti sono destinati ad accumularsi per le strade delle città della Campania, con particolare gravità soprattutto nella Provincia di Napoli e Caserta.
Ovviamente in contemporanea con questi periodi, le condizioni di vita degli abitanti diventano quanto mai difficili, dal peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie delle strade delle città, alla diffusione di odori insopportabili, alla proliferazione di insetti. Il tutto ha ovviamente spesso portato all’esasperazione, traducendosi in manifestazioni, proteste ed anche incendi dei cumoli di immondizia. Va detto però che su tali roghi tossici, che rilasciano nell’aria pericolosi quantitativi di diossina, vi è comunque il solido dubbio che vi sia la mano e l’interesse della Camorra, organizzazione mafiosa nata in Campania, nel rendere ancora più problematica e difficile la gestione comunale e provinciale del problema. Questa situazione si è poi direttamente ripercossa negativamente negli anni sulle attività commerciali delle città coinvolte ma anche sulla rinomata produzione ed esportazione casearia e ovviamente sul preziosismo incoming turistico.
Le cause e le motivazioni intrinseche sono in realtà quanto mai complesse e difficilmente sintetizzabili in una semplice difficoltà logistica legata al non adeguato funzionamento delle discariche. Sono legate soprattutto problematiche politico-organizzative agli interessi industriali e malavitosi. Negli anni ad esempio è risultata difficile e lenta -sia per problemi connessi alla tutela dell’ambiente sia a quelli relativi alle sospette infiltrazioni camorristiche negli stessi appalti- la concreta pianificazione e costruzione delle discariche, degli inceneritori, degli impianti di compostaggio. Numerose sono state le proteste dei cittadini in particolare in quelle città, quali ad esempio Caivano ed Acerra, che sono state indicate dalla Provincia quali siti per convogliare i rifiuti indifferenziati.
A queste difficoltà progettuali si devono poi sommare la mancata diffusione e sostegno della raccolta differenziata ma anche e soprattutto gli interessi camorristici nel perpetuare la gestione illegale dello smaltimento dei rifiuti per lo più industriali, tossici e pericolosi, i cui profitti vengono stimati pari a quelli del traffico della droga.
Così per far fronte a tale situazione nel 1994 il Governo italiano ha proclamato lo stato di emergenza ambientale in Campania e nominato un commissario straordinario per la gestione urgente del problema. Questa gestione emergenziale ha cercato di risolvere il problema requisendo alcune discariche private nei territori limitrofi, pianificando la realizzazione di due termovalorizzatori e sette impianti per la produzione di combustibile derivato dai rifiuti ma anche trasportando a pagamento i rifiuti nelle regioni limitrofe, quali la Toscana, l’Umbria e l’Emilia Romagna ed anche all’estero in Germania.
Nel 2009 il Governo italiano, presieduto da Silvio Berlusconi, ha ritirato lo stato di emergenza. La situazione però non è migliorata in questo arco di anni e la gestione dei rifiuti e delle stesse discariche non è assolutamente cambiata.
E così circa tre settimane fa, per l’ennesima volta e ad un mese dall'elezione del nuovo sindaco Luigi De Magistris, la situazione dei rifiuti si è nuovamente presentata nella sua gravità e il bellissimo territorio campano si è ritrovato sommerso da rifiuti non ritirati. Tra Napoli e provincia erano stimati giacenti circa 14 mila tonnellate di rifiuti non raccolti. I cittadini esasperati dagli odori ed anche dagli insetti hanno cosparso sui rifiuti calce viva. Purtroppo però sono anche stati appiccati a Napoli e nelle zone limitrofe una ventina di incendi sui cumoli di rifiuti.
Il Consiglio dei Ministri ha quindi approvato un decreto legge, una legge straordinaria per celere risoluzione dei rifiuti campani. All’approvazione del decreto si sono astenuti polemicamente gli esponenti della Lega Nord in linea con quanto poi dichiarato dal loro Leader e Ministro per le Riforme Istituzionali Umberto Bossi, «Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta. I napoletani non imparano mai la lezione».
Più precisamente questo decreto è finalizzato ad autorizzare il trasferimento dei rifiuti fuori dalla regione campana verso altre discariche dislocate in territori regionali limitrofi.
Ma il decreto e le misure previste in esso, che in effetti sembrano un rimedio palliativo ed emergenziale più che come una concreta e necessaria soluzione a questo decennale problema, sono stati giudicati inutile e insoddisfacenti ad esempio dalla Conferenza delle Regioni Italiane, ma anche dal Presidente della Regione Stefano Caldoro e dal primo cittadino Luigi De Magistris, che lo ha definito ‘Più che indecente è deludente’ affermando che «Ci aspettavamo che il governo facesse qualcosa per Napoli e non lo ha fatto. Il decreto è deludente e pilatesco. È la solita balla di Berlusconi che farà individuare a un commissario discariche e termovalorizzatori. Ma noi renderemo Napoli sempre più autonoma».
Mentre quindi lo stesso Berlusconi ha così commentato tale decreto: “E’ il massimo sforzo che potevamo fare ora per Napoli”, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, invece ha cosi definito il decreto: «Una misura che non risolve l’emergenza. Certi comportamenti servono solo ad allontanare la soluzione del problema».
Insomma a fronte di questi pareri discordi, sembra proprio che con questo decreto legge la strada verso una normalizzazione della gestione provinciale e comunale dei rifiuti sia ancora tutta in salita per la tribolata ma bellissima Campania.
http://www.governo.it/governo/consiglioministri/index.asp
http://www.comune.napoli.it
http://www.regione.campania.it/
http://www.leganord.org/
http://www.luigidemagistris.it/