La New York italiana celebra la sua Repubblica

Tommaso Cartia (June 04, 2016)
2 Giugno 2016 – Il sistema Italia di New York si tinge del tricolore della bandiera italiana per festeggiare i 70 anni della nascita della Repubblica italiana

Verde, bianco e rosso hanno abbracciato le stelle e strisce americane in una giornata all'insegna dell'orgoglio italiano ma anche testimonianza del profondissimo legame che unisce sotto lo stesso cielo non solo la comunità Italo-americana newyorchese, ma tutti gli amanti ed estimatori della nostra cultura che sono accorsi con fervido entusiasmo a celebrare una delle date più importanti della storia italiana.

Le sedi del Consolato Generale d'Italia, l'Istituto Italiano di Culura, l'Agenzia del Commercio con L'Estero, dell'ENIT, sono state il teatro di una caleidoscopica giostra di eventi, dal folklore culturale all'eccellenza del cibo italiano, con mostre d'arte e design ad iniziative umanitarie, tra patriottismo e fusione interculturale.

Tutte le sfumature del Made in Italy hanno dipinto di accesi colori l'assolata giornata newyorchese. Sullo sfondo della copertina di The New Yorker disegnata nel 2010 da Lorenzo Mattotti, utilizzata come efficace simbolo  iconografico della celebrazione.

Una serie di Ferrari, vestite bianco, rosso e verde,  hanno accolto il pubblico, parcheggiate davanti alla sede centrale del Consolato Generale,  arricchita per l'occasione da alcune delle più originali tracce artistiche lasciate dagli italiani nel mondo ed in particolare nella città di New York.

Accanto anche la nostra piccola 500 Fiat, abbracciata dal tricolore disegnato dall'iconico designer Massimo Vignelli, scomparso due anni fa.

L'eleganza di Salvatore Ferragamo era presente con dei pezzi della sua linea 9/11, creata in commemorazione dell'orrore dell' 11 settembre, che più che elementi di haute couture si presentano come delle vere e proprie opere d'arte esposte in un museo. 

Le scarpe indossate da Andy Warhow, e Marilyn Monroe protette solo il vetro poi facevano sognare. 

Accanto il genio visivo di  Francesco Clemente che ha interpretato in pieno lo spirito di integrazione culturale tra l'Italia e la sua lontana amante, New York. 

Presente  anche con sovrapposizioni futuristiche delle mappe (Digital Series) l'architetto Antonino Pio Saracino. Ecco infatti le mappe di tre citta sovrapposte sui tappeti luminosi di Rubelli.

Non potevano mancare i celeberrimi vasi  di resina di un altro grande newyorkse italiano, Gaetano Pesce.

La giornata è cominciata presso l'Agenzia ICE di New York con la presentazione di "Authentic Italian Food", un titolo che è tutto un programma. 

Degustazioni ed assaggi dei migliori prodotti italiani tra formaggi, prosciutti, oli pregiati, pasta, piatti di risotto al tartufo, il vero espresso napoletano di Kimbo, squisiti vini, la segreta ricetta del cocktail all'Amaretto di Saronno, l'aceto balsamico di Modena. Il bacalá di Vicenza poi è stato protagonista a sorpresa con l'eccezionale presenza della "Confraternita del Bacalà alla vicentina". 

Il suo gran cerimoniere Claudio Cegalin ha simpaticamente, ma solennemente, investito del titolo di Cavalieri Onorari della Confraternita del bacalà prima Alberto Zamperla, mogul dei parchi gioco di Coney Island, e poi il console generale Francesco Genuardi.

Il direttore dell'ICE Maurizio Forte ha presentato l'evento sensibilizzando anche l'attenzione degli spettatori sul significativo lavoro che Telethon svolge nella ricerca sulle malattie rare e con gesti di solidarietà rivolta ai privati ed in particolare ai bambini con la scoperta nuovi programmi di terapia genetica.

La storia della tradizione culinaria italiana è stata anche raccontata attraverso un'altra eccellenza artistica, quella del cinema, con la proiezione del video Movi' n Food - sapori di cinema, retrospettiva cinematografica delle migliori scene tratte dai film che hanno celebrato fotograficamente la cucina italiana. 

Francine Segan ha fatto da madrina newyorkese.

Parallelamente all'evento all'ICE, un incontro ha raccolto gli appassionati di arte italiana in una prestigiosa ed esclusiva location: la suggestiva Trinity House di New York. L' importante galleria d'arte, ha ospitato la mostra Masterpieces of Italian Reinassance and Baroque Sculptures: Highlights from the Exhibition - Power and Passion 1400-1700.

Il gallerista Philip Mezzatesta ha presentato, proprio in onore della festa dell'Italia, questa rara collezione di sculture, bassorilievi e dipinti del Rinascimento nelle stanze che furono un tempo della prestigiosa famiglia Pucci, maison fiorentina dell'alta moda.

Fiore all'occhiello della presentazione è stato lo svelamento di un pezzo inedito, un gioiello per i collezionisti d'arte, una madonna con il bambino di Jacopo Sansovino.

Dai momenti piú culturali a quelli più prettamente istituzionali, ma anche di un commuovente patriottismo, prima con il momento dedicato al "Daybreak. Friends of Telethon Foundation of Italy", e poi con la consegna delle consuete onorificenze. 

Nel suo discorso poi il  senatore Claudio Micheloni - dopo il console Generale Francesco Genuardi che ha dato gli onori di casa, con un discorso che ha aperto ancora di più agli italiani residenti a New York le istituzioni - il presidente del Comitato per le questioni  degli italiani all'estero, ha ricordato l'eroica militanza della Resistenza italiana che ha reso possibile, insieme ad alleati come gli Stati Uniti, la realizzazione della Repubblica.

Momento di grande pathos poi per la presentazione del progetto Nonni & Nipoti nell'America italiana, realizzato da i-Italy in collaborazione con ANFE, con la proiezione di un video-teaser di quello che saranno i cinque appuntamenti di conversazioni dedicate alle storie dei nonni italiani emigrati in America e dei loro nipoti che si ritrovano oggi ad essere degli americani dal cuore italiano.

Storie vere, raccontate in prima persona sotto la pelle dei protagonisti che custodiscono un pezzo di storia importantissimo per la cultura italo-americana. 

Grandi applausi, tra commozione e momenti anche di puro intrattenimento,  del pubblico catturato dalla passione raccontata nelle storie ma anche dalla tipica verve italiana.

Presenti all'evento tutti I protagonisti del progetto, Matilda Raffa Cuomo and Amanda Cole

Paola Tusiani, Aileen Riotto Sirey, Emma Bankier, Rosaria Liuzzo, Mara Sparacino

John P. Calvelli, John D. Calvelli.

Michael Arena,  Pulitzer Prize, Director for Communications and Marketing, CUNY, Letizia Airos, caporedattore di i-Italy, Ottorino Cappelli co-fondatore e project manager di i-Italy e Gaetano Calà direttore dell' ANFE hanno intrattenuto i presenti con alcune spiegazioni del progetto.

Realizzato con ll sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Direzione Generale per gli Italiani allEstero e le Politiche Migratorie, il progetto è  solo all'inzio. i-Italy si augura di continuare, anche con il supporto di alcuni sostenitori e amici.

Altro momento indimenticabile è stato la lettura della Costituzione Italiana realizzata da Jhumpa Lahiri, la scrittrice di origine indiana, premio Pulitzer. Dopo aver viaggiato tutta la vita alla ricerca di una casa che potesse sentire sua, Jhmpa la risposta non l'ha trovata nei tre passaporti che hanno segnato la sua nomade storia, ma nella corrispondenza d'amorosi sensi che ha provato per l'Italia. 

Un paese che la chiamava, della quale si è appropriata dell'idioma tanto da scrivere direttamente in lingua italiana , "Ho provato una grande emozione nel leggere la costituzione" racconta Lahiri, "è un linguaggio universale. C'è molto rispetto in quelle parole. Questo mi ha colpito delle parole della Costituzione"

Una storia di emigrazione diversa, una donna innamorata del sogno italiano, che sottolinea efficacemente lo spirito di questa giornata come era nella visione del console Francesco Genuardi che ha pensato a questa celebrazione come la festa di un Italia in dialogo con tutta la diversità culturale che la caratterizza, attraverso quei continenti nelle quali terre l'identità italiana ha lasciato un solco profondissimo.

Non sono naturalmente  mancati gli inni cantati dagli studenti della Scuola d'Italia diretti dal maestro Stefano Miceli. Ed ecco che, dopo il saluto della istituzioni, la serata culmina all'Istituto Italiano di cultura con un concerto di musica jazz. Il complesso Rossano Sportiello Jazz trio ha chiuso con una struggente versione strumentale di Resta cu me di Domenico Modugno.  

Eccola l'Italia, l'Italia a New York del Sistema Italia e la sua variegata comunità che festeggia la sua Repubblica.  

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