Open Roads, 11ma edizione. Intervista con Antonio Monda

Antonella Iovino (May 30, 2011)
La rassegna cinematografica raggiunge quest'anno la sua undicesima edizione. Alla vigilia del festival i-Italy ne scopre i retroscena con l'intervista ad uno dei due direttori artistici

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Il festival “Open Roads: New Italian Cinema” è arrivato alla sua undicesima edizione. Si svolge a NY, quest'anno dall'1 all'8 giugno, con l'obiettivo di far conoscere al pubblico americano le ultime proposte della produzione cinematrografica italiana.

Sedici sono i film proposti:"1860" di Alessandro Blasetti,“1960”, di Gabriele Salvatores: “20 sigarette” di Aureliano Amadei; “La bellezza del somaro” di Sergio Castellitto, “Figli delle Stelle” di Lucio Pellegrini: “Il primo incarico” di Giorgia Cecere; “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio; “Baci Mai Dati” di Roberta Torre; “Sul mare” di Alessandro D’Alatri; “La passione” di Carlo Mazzacurati; “Ritorno alle isole Eolie" di Giovanna Taviani; “Gianni e le donne” di Gianni di Gregorio; “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo; “Noi Credevamo,” di Mario Martone e “La donna della mia vita” di Luca Lucini.

I-Italy ha intervistato Antonio Monda, docente alla NYU ed uno dei due direttori artistici de festival.

Open Roads è all'undicesima edizione. Ha registrato nel corso degli anni un interesse crescente nei confronti del cinema italiano...

Sì assolutamente, sono felice che al di là degli italiani la mostra dialoghi con il pubblico internazionale, newyorkese in particolare, adesso direi che più del 60% quasi il 70% del pubblico è americano.

 
Nella direzione artistica di quest'anno ci sono film di particolare interesse sociale. Quali criteri l'hanno guidata nella scelta di quest'anno?

Si, abbiamo film come 'Qualunquemente' o il documentario “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio -che sostituisce 'Il gioiellino' inizialmente inserito nel carnè- che danno importanti letture della realtà sociale dell'Italia di oggi. Tuttavia, il criterio di selezione rimane sempre la qualità del prodotto cinematografico: non selezioniamo un tema piuttosto che un altro. Senza dubbio non possiamo non registrare che alcuni dei migliori film fatti in Italia abbiano un attenzione particolare ai temi sociali.

Quale pensa sia l'aspetto italiano che colpisce di più?

 Trai i film proposti continua ad esserci una particolare attenzione per aspetti tipici del regionalismo italiano, si pensi al documentario sulle Isole Eolie di Giovanna Taviani; molti film sono girati in città diverse. C'è anche un'attenzione al momento storico, in coincidenza dell'anniversario dei 150 dell'Unità d'Italia- come il caso del film 'Noi Credevamo' di Mario Martone. Sono questi gli aspetti che colpiscono di più, perchè lasciano capire il passato e le particolarità locali per avere così una comprensione generale dell'Italia.

Per quanto  riguarda la distribuzione in America di questi film dopo il festival, quali sono le difficoltà che si riscontrano?

Mediamente ogni anno facciamo distribuire due o tre film dei tredici o quattordici che proponiamo, quindi uno su sei. Ovviamente l'obiettivo, l'intenzione, la passione di tutti è che si arrivi ai tre o quattro all'anno. Ogni anno organizziamo un pranzo con i distributori per far conoscere loro i registri da vicino, per portarli ad innamorarsi ed acquistare queste nuove proposte.

Monda mantiene, alla fine, una posizione super partes quando gli chiediamo quali tra i film in concorso quest'anno sono quelli con maggiore possibilità di successo negli USA

Assolutamente faccio il tifo per tutti. Sono felicissimo della varietà: dal documentario al film storico, dal film generazionale alla commedia; non posso prediligerne uno, vi invito tutti a partecipare al festival e giudicare.
 

Non resta quindi che seguire anche quest'anno le proposte di Open Roads, che si preannunciano assolutamente interessanti. Martedì 31 maggio all'Istituto di Cultura Italiana Roberto Cicutti, presidente di Cinecitta’ Luce-FilmItalia, Michael Young, direttore della New York Film Academy, e i produttori Rose Ganguzza, Gene Kelly, Marco Valerio Pugini
terranno una tavola rotonda dal tema: "Il cinema italiano tra i nuovi incentivi e i nuovi talenti"
Il tre giugno alla Casa Italiana Zerilli Marimò si terrà una tavola rotonda con i protagonisti di questa edizione: Marco Giallini (attore della Bellezza del Somaro), Alba Rohrwacher (attrice della Solitudine dei numeri primi), e i registi Giorgia Cecere, Alessandro d’Alatri , Luca Luci, Mario Martone , Carlo Mazzacurati , Lucio Pellegrini , Giovanna Taviani.

Per ulteriori informazioni sugli  delle proiezioni potete consulare invece il sito: http://www.filmlinc.com
 

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